-lolita-, 22/01/2008 20.37:
Ebbene sì, il diavolo sono io
ALESSANDRO PERISSINOTTO
TORINO
Sì, lo ammetto, il furto di oggetti sacri nella chiesa della Gran Madre a Torino è opera mia e l'ho fatto per la semplicissima ragione che, in quanto docente universitario, io sono il diavolo. Non lo sapevate? Evidentemente non ascoltate Radio Maria, altrimenti sapreste che, come afferma l'autorevole direttore dell'emittente, Padre Livio Fanzaga, i professori sono il demonio.
Non sto scherzando e quello di padre Livio non è un discorso metaforico; se vi siete persi la trasmissione, andate su YouTube e cercate la registrazione, ci troverete queste parole: «Non facciamoci illusioni: Satana è dappertutto, anche nell'Università. Non mi meraviglio che vi siano dei professori cornuti con tanto di tridente e di coda.
Dunque le parole incriminate sarebbero "satana è dappertutto , anche nell'università.Non mi meraviglio che vi siano professori con tanto di tridente e coda"??
Tridente, coda,acqua santa che fa fumare...sono solo elementi di un linguaggo metaforico per dire che il male può albergare ovunque,
all'università, come in confessionale(basti pensare ai preti pedofili)o nei panni di un genitore(ce ne sono che, scientemente, maltrattano i figli, li violentano o li fanno prostituire).
Mi pare anche un concetto abbastanza condivisibile.
Chi lo dice che quel prete non abbia usato una metafora??
E ammesso che si riferisse a reali casi di possessione diabolica,o di appartenenza a sette sataniche,ci può anche stare, parlando in generale e in via ipotetica, che gli adepti possano anche essere
persone apparentemente insospettabili.
Capisco che per gli atei l'inesistenza di Satana vada
di pari passo con
l'inesistenza di Dio, ma anche l'ateismo ,in fondo, crede per fede.
Crede che ciò che non vediamo non esiste.
E se invece fossero i nostri sensi così limitati da non farci vedere ciò che , seppur in un'altra dimensione,esiste?
odi et amo,
quare id faciam fortasse requiris
nescio , sed fieri sentio
et excrucior