10/07/2006 16:06 |
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| Bachatero Senior | | OFFLINE |
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Scritto da: -lolita- 10/07/2006 14.17
Le divisioni tra gruppi
di Enzo Conte
Il problema delle divisioni tra le scuole e la relativa formazione di gruppi salseri spesso in antitesi tra loro, è un fenomeno ormai all'attenzione di tutti.
In realtà il problema delle divisioni è molto più ampio, perché ci sono difficoltà di comunicazione anche all'interno dello stesso gruppo. Spesso si scatenano delle fortissime rivalità o si formano dei piccoli sottogruppi, delle coppie, delle triadi che molte volte si ritrovano in competizione tra di loro. La passione per il ballo inoltre scatena spesso meccanismi apparentemente incomprensibili che vanno ad alimentare il proprio ego, frenando ancora di più la comunicazione all'interno del gruppo. Gruppi che nascono e muoiono facilmente se all'interno di essi non vengono alimentate determinate aspettative che riguardano eventuali ricompense che investono il lato affettivo, quello sessuale, quello narcisistico, per finire con quello più strettamente relazionato al ballo.
Al margine di queste dinamiche, ci sono persone che in partenza hanno delle grosse difficoltà di comunicazione e non riescono ad integrarsi in gruppi già formati. Pur iscrivendosi ad un corso di salsa, per svariati motivi, questi soggetti non vanno quasi mai a ballare e quindi non solo non fanno in modo che la loro passione sbocci, ma, rimanendo sempre ai margini del gruppo, le poche volte che vanno a ballare non riescono nemmeno ad integrarsi in un gruppo dal quale si sentono inevitabilmente tagliati fuori...
La integrazione tra i vari gruppi sarebbe una cosa auspicabilissima ma tremendamente difficile da realizzare nella pratica, soprattutto nelle nostre mega discoteche che con i loro punti di ritrovo forzati (in stile "muretto") impediscono ancora di più la mescolanza.
Il pubblico salsero, crescendo, diventa inoltre sempre meno tollerante e disponibile al compromesso... e quindi a questo punto sembra inevitabile che un ballo nato per unire, finisca invece col dividere...
Enzo Conte
Mai come in questo periodo articolo fu così azzeccato.....
Lo Zahir è qualcosa che,una volta che lo si è toccato o visto, non si dimentica più e occuperà ogni nostro pensiero fino alla follia.Il mio Zahir ha un nome..... |
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