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CUFFARO CONDANNATO!!!!!!

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    00 25/01/2008 14:48
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    -lolita-, 25/01/2008 13.01:


    Beh sulle ombre di Grasso ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia, ma evito perchè siamo in un pubblico contesto e non sarebbe prudente da parte mia dire in un pubblico forum tutto ciò che penso. Per il resto, non saprei se Giovanni voleva dire questo, ma in tal caso poteva anche spiegarlo. E' anche vero che, come ho detto prima, quando parlo con lui ho bisogno del traduttore... [SM=g27828]





    vabbe mica possiamo avere tutti un linguaggio aulico e una capacità esplicativa elegante e fine come la tua... [SM=g27818] [SM=g27828]
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    00 25/01/2008 14:50
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Titty.nicuzza, 25/01/2008 14.36:


    Massi, ma se sai che la figura di Grasso non è limpidissima,se sai che è la persona meno adatta a scagliare la prima pietra, perchè hai riportato, le sue parole come se fossero una sentenza sulla sentenza??
    "L'ipse dixit" di una persona che non ha credibilità(in questo caso Grasso) , ha lo stesso valore dell'aria fritta.






    [SM=x770081] [SM=x770081] [SM=x770081] [SM=x770073] [SM=x770072] [SM=x770071]
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    00 25/01/2008 19:04
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Titty.nicuzza, 25/01/2008 14.36:


    Massi, ma se sai che la figura di Grasso non è limpidissima,se sai che è la persona meno adatta a scagliare la prima pietra, perchè hai riportato le sue parole come se fossero una sentenza sulla sentenza??
    "L'ipse dixit" di una persona che non ha credibilità(in questo caso Grasso) , ha lo stesso valore dell'aria fritta.






    L'ho citato in qualità di procuratore antimafia, per precisare le reali imputazioni di cuffaro, non perchè consivido la sua condotta.


    __________________________________________________________________________________________________
    Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontrerai qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi, vivi come ti dice il cuore... fai tutto ciò che senti di buono.Una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama...e vivi intensamente ogni momento della tua vita... prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
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    00 25/01/2008 20:09
    Veramente , nel pezzo che hai riportato è scritto a chiare lettere che si tratta di un "commento" personale di Grasso, della sua personalissima(oltre che discutibile) opinione-interpretazione della sentenza, in cui Grasso pretende di leggere quello che non c'è.
    Nessuna obiettività , dunque....solo convinzioni personali,non confermate nemmeno dalla sentenza.
    La sentenza ha ESCLUSO l'aggravante della mafia, ma Grasso ce la vuole vedere comunque.

    L'unica cosa REALE è la sentenza di condanna per favoreggiamento e stop.


    Il fatto poi, che le parole di Grasso abbiano autorevolezza poichè si tratta del procuratore Antimafia, è del tutto irrilevante visto che, per tua stessa ammissione, si tratta di una persona con numerosi scheletri nell'armadio.
    Ergo....si taliassi i sui , anzichè elucubrare sulle collusioni altrui.
    C'è sempre da diffidare quando il bue dice all'asino "cornuto" [SM=g27828]











    [Modificato da Titty.nicuzza 25/01/2008 20:12]
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    nescio , sed fieri sentio
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    00 25/01/2008 20:55
    Re:
    Titty.nicuzza, 25/01/2008 20.09:

    Veramente , nel pezzo che hai riportato è scritto a chiare lettere che si tratta di un "commento" personale di Grasso, della sua personalissima(oltre che discutibile) opinione-interpretazione della sentenza, in cui Grasso pretende di leggere quello che non c'è.
    Nessuna obiettività , dunque....solo convinzioni personali,non confermate nemmeno dalla sentenza.
    La sentenza ha ESCLUSO l'aggravante della mafia, ma Grasso ce la vuole vedere comunque.

    L'unica cosa REALE è la sentenza di condanna per favoreggiamento e stop.


    Il fatto poi, che le parole di Grasso abbiano autorevolezza poichè si tratta del procuratore Antimafia, è del tutto irrilevante visto che, per tua stessa ammissione, si tratta di una persona con numerosi scheletri nell'armadio.
    Ergo....si taliassi i sui , anzichè elucubrare sulle collusioni altrui.
    C'è sempre da diffidare quando il bue dice all'asino "cornuto" [SM=g27828]















    «Nella sentenza l’unica cosa esclusa è stata l’aggravante di avere agevolato tutta Cosa Nostra. Rimane però il fatto, tecnicamente, con la contestazione del secondo comma dell’articolo 378 l’aggravante di avere favorito singoli personaggi associati alla mafia».

    Ha solo riportato la sentenza.. non ha detto che Cuffato ha favorito la Mafia, ma singoli mafiosi, ed è la verità.. quindi, di che stiamo parlando??


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    00 25/01/2008 21:12
    sì, la "mafiosità"di Aiello è stata acclarata nella medesima sentenza(azzorala...ci vuole una sentenza pregressa passata in giudicato...e non c'era!)
    Non è sulla base dell'indagine che puoi etichettare qualcuno per mafioso .
    Di conseguenza, pur rimanendo il fatto grave di aver favorito qualcuno,è evidente che , quando l'ha fatto, non si sapeva che quel qualcuno fosse mafioso.
    E' più chiaro così?


    p.s: è proprio per questo che l'aggravante della mafia è stata esclusa, non perchè Cuffaro non ha favorito TUTTA cosa nostra( che sarebbe stato pure impossibile, visto che essa è composta da una moltitudine di famiglie rivali, per cui, se ne favorisci una non ne potrai favorire un'altra)
    Al procuratore sfuggono le elementari conoscenze sulla mafia...
    [Modificato da Titty.nicuzza 26/01/2008 01:05]
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    00 25/01/2008 21:19
    Re:
    Titty.nicuzza, 25/01/2008 21.12:

    sì, ma dei personaggi mafiosi la relativa "mafiosità" è stata acclarata nella medesima sentenza, è stata accertata dopo(azzorala...ci vuole una sentenza pregressa passata in giudicato...e non c'era!)
    Non è sulla base dell'indagine che puoi etichettare qualcuno per mafioso .
    Di conseguenza, pur rimanendo il fatto grave di aver favorito qualcuno,è evidente che , quando l'ha fatto, non si sapeva che quel qualcuno fosse mafioso.
    E' più chiaro?





    Guttadauro (prestanome di Provenzano) era già stato condannato a 14 anni!!!!




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    00 25/01/2008 21:30
    ok facciamo così..., vediamo di trovare questa benedetta sentenza e ninni niesciemu ra malatia!
    Vediamo anche a che titolo Guttadauro è entrato in rapporto con Cuffaro e si svelerà l'arcano mistero... [SM=g27820]
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    00 25/01/2008 22:02
    Re:
    Titty.nicuzza, 25/01/2008 21.30:

    ok facciamo così..., vediamo di trovare questa benedetta sentenza e ninni niesciemu ra malatia!
    Vediamo anche a che titolo Guttadauro è entrato in rapporto con Cuffaro e si svelerà l'arcano mistero... [SM=g27820]


    Per la sentenza dovremo aspettare un po'. In udienza è stata data lettura del dispositivo che contiene (in questo caso) la condanna. La sentenza integrale è ancora in fase di redazione.

    lola
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    00 25/01/2008 22:18
    Re:
    elcentauro, 24/01/2008 14.50:

    da quanto ho visto nel d.lgs. n.267 del 2000 non è mensionato ne la carica di presidente ne di consigliere regionale,bensi si parla solo di pres e consigliere provinciale e di sindaco e consigliere comunale,oltre alle comunità mondane,aree metropolitane e forme associative.mi dispiace caro mio ma quello di cui tu parli,la legge dice che è un buco nell'acqua fino a prova contrario.anzi chiedo a chi è magari più competente in materia o cmq è aggiornato a riguardo di apportare altre notizie anche in modifica di quanto letto.
    ripeto leggendo la legge n.55 del 1990 l'articolo 15 risulta abrogato dal d.lgs. n.267 del 2000,se mi sbaglio corregetemi...posto il link:

    www.bosettiegatti.com/info/norme/statali/1990_0055.htm

    in ogni caso il tuel non si applica alle regioni a statuto speciale se in contrasto con i loro statuti (art. 1).

    Poi l'art. 2 disciplina l'ambito di applicazione di tutto il decreto legislativo :

    "Ai fini del presente testo unico si intendono per enti locali i comuni, le province, le citta' metropolitane, le comunita' montane, le comunita' isolane e le unioni di comuni. "
    Ergo non si applica alle regioni, di cui cuffaro è presidente. Allora si apre il problema: quale la sorte delle regioni? e in particolare della sicilia? O per le regioni rimane la vecchia norma, o c'è un'altra norma. Ci sarebbe da controllare lo statuto della regione siciliana, per vedere se c'è una norma ad hoc.




    lola
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    elcentauro
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    00 26/01/2008 10:17
    Re: Re:
    -lolita-, 25/01/2008 22.18:

    in ogni caso il tuel non si applica alle regioni a statuto speciale se in contrasto con i loro statuti (art. 1).

    Poi l'art. 2 disciplina l'ambito di applicazione di tutto il decreto legislativo :

    "Ai fini del presente testo unico si intendono per enti locali i comuni, le province, le citta' metropolitane, le comunita' montane, le comunita' isolane e le unioni di comuni. "
    Ergo non si applica alle regioni, di cui cuffaro è presidente. Allora si apre il problema: quale la sorte delle regioni? e in particolare della sicilia? O per le regioni rimane la vecchia norma, o c'è un'altra norma. Ci sarebbe da controllare lo statuto della regione siciliana, per vedere se c'è una norma ad hoc.







    grazie x la consulenza.a quanto pare sarà il Presidente del Consiglio dei Ministri attuale Romano Prodi che,in maniera del tutto oggettiva [SM=g27818] ,deciderà la sorte del Presidente,in materia di incompatibilità tra sentenza di condanna in primo grado e la carica elettiva.Staremo a vedere,anche se nelle ultime ore si preannunciano le dimissioni volontarie di Cuffaro,data la seduta straordinaria dell'ars convocata x motivi gravi dallo stesso Totò.Aspettiamo con ansia aggiornamenti.

    In ogni caso volevo farvi leggere la vera storia dei cannoli che tanto ha stranito tutti.

    La Repubblica scrive:

    LA RICOTTA di pecora sarà stata anche fresca ma quei dolci che profumavano di cannella gli hanno fatto veramente male. Più dell'inchiesta per mafia. Più dei cinque anni di condanna per favoreggiamento. Più delle coltellate alle spalle tirate dai suoi amici di Forza Italia. Sembravano buoni, cremosi, avevano una cialda croccante. In realtà erano avvelenati. Il sonno l'ha perso già. E forse, nei prossimi giorni, per quei cannoli perderà anche la poltrona di governatore che sognava sua fino al 2011. Ha appena incassato la fiducia del parlamento siciliano ma, per la prima volta da quando è stato eletto, Totò Cuffaro sta pensando seriamente di dimettersi. Oggi alle 12 su sua richiesta si riunisce l'Assemblea regionale "per comunicazioni urgenti".

    "Mi hai rovinato", ha confessato quasi rassegnato l'altra mattina a Michele Naccari, il fotografo che all'indomani della sentenza - sabato 19 gennaio - l'ha immortalato in una sala di Palazzo d'Orleans con in mano un vassoio stracolmo dei quei trionfi della pasticceria siciliana. L'aveva appena sollevato, come se volesse offrire cannoli a tutti per la gioia di avere scansato l'accusa di avere favorito Cosa Nostra, incurante del severo giudizio del Tribunale di Palermo, deciso comunque a non dimettersi "perché la maggioranza dei siciliani mi ha pregato di non andare via".

    La foto di Totò con i cannoli ha fatto il giro del mondo. A Palermo, il giorno prima, l'avevano difeso e perdonato (quasi) tutti per i cinque anni di reclusione. A Palermo, il giorno dopo, l'hanno attaccato (quasi) tutti per la guantiera di dolci esibita pomposamente ai reporter e alle telecamere. Del governatore imputato è rimasta soltanto quell'immagine e quel ricordo: condannato e festoso, interdetto dai pubblici uffici e goloso.

    Una settimana dopo lo show nelle sale di Palazzo d'Orleans - e le polemiche su un Totò Cuffaro favoreggiatore che a tutti i costi non vuole mollare la guida della Regione siciliana - vi raccontiamo come sono andate le cose e come quei cannoli sono arrivati sul tavolo dove lui provava a spiegare che non aveva mai passato informazioni segrete ai boss di Cosa Nostra.

    Il governatore è scivolato in una trappola. Una trappola che ha preparato lui stesso. Totò è finito prigioniero del suo "sistema", del suo modo di fare politica, incastrato da quella stessa straordinaria macchina clientelare che proprio lui ha messo in piedi in ogni provincia della Sicilia e che quel sabato mattina - attraverso casuali emissari - gli ha recapitato il vassoio di cannoli. Quello che gli è rimasto sulla pancia. "Sto riflettendo sulle mie dimissioni, sto soffrendo troppo e a questo punto non le escludo", ha fatto sapere ieri sera prima di ritirarsi con la famiglia nelle sue tenute, fra le colline e le vigne al confine della provincia di Enna con Caltanissetta.

    Il suo calvario è cominciato proprio quella mattina, il giorno dopo la sentenza. La cialda l'avevano farcita di ricotta all'alba, nel laboratorio di pasticceria del Motel San Pietro a Castronovo di Sicilia, sulla statale 189 che da Agrigento porta a Palermo. Un'ora dopo alcuni vecchi amici di Totò erano partiti da Raffadali, il paese del governatore, per andare a salutare il loro presidente a Palazzo d'Orleans. "Lo fanno sempre, ogni settimana", ha spiegato Silvio Cuffaro, fratello di Totò e sindaco di Raffadali. A metà strada, sabato scorso gli amici si sono fermati al Motel San Pietro e hanno scelto i cannoli (quelli di ricotta di pecora) da omaggiare al governatore.

    Così il vassoio maledetto è finito a Palazzo d'Orleans. Verso le 10 del mattino i commessi della presidenza della Regione hanno scartato il pacco e sistemato due vassoi (in uno c'erano paste di mandorla) sulle scrivanie dove i giornalisti erano in attesa del governatore per la conferenza stampa dopo la fine del processo. Nessuno ha dato peso a quei cannoli profumati. Nemmeno i suoi stretti più collaboratori, che erano tutti lì intorno. Nemmeno uno di quei 23 addetti stampa - tutti con la qualifica di redattori-capo assunti per chiamata diretta e con uno stipendio minimo di 3.800 netti al mese - che curano la sua immagine e divulgano il suo pensiero. Nessuno li ha fatti sparire dai tavoli. Nessuno li ha portati via, sottratti alla vista di giornalisti e fotografi. Al contrario sono rimasti lì, preda dei più ingordi. In verità è stato proprio Totò Cuffaro ad alzare il vassoio per appoggiarlo da qualche parte. È stato in quel momento che Michele Naccari ha scattato una decina di foto: il governatore sorridente con i cannoli in mano.

    Il resto della vicenda è nota. Le cariche del presidente dell'Assemble siciliana Gianfranco Micciché e dell'ex ministra di Forza Italia Stefania Prestigiacomo ("A noi questa Sicilia dei cannoli non ci piace"), la procura della repubblica che ha avviato le procedure per la richiesta di sospensione per Cuffaro, il dibattito fra giuristi che si è aperto sull'applicabilità al Presidente della Regione delle norme che prevedono la "destituzione" dei pubblici amministratori condannati - per alcuni reati - anche in primo grado.

    Lui, Totò Cuffaro, non ha più parlato in pubblico. Ha confidato agli amici di non avere dormito mai da sabato scorso. Tormentato, aspetta ancora. Il suo destino di governatore sembra adesso incrociato alla crisi romana, a quello che accadrà nei prossimi giorni con la caduta del governo. Ultima nota della Cuffaro-story, il pentimento del pasticciere di quei famigerati cannoli riempiti di ricotta nel laboratorio di Castronovo di Sicilia: "Se avessi saputo che avrebbero creato problemi a Totò mi sarei tagliato le mani...". Il pasticciere si chiama Vincenzo Bonaccolta, è un fan di Cuffaro, un vecchio amico. Andavano a scuola insieme, lui e Totò erano compagni di classe ai Salesiani.

    (26 gennaio 2008)

    forse molti di voi non crederanno ad una parola,ma credo che la verità la sa solo il fotografo e tutti coloro che erano li.In ogni caso penso che,se è vera questa storia riportata dalla Repubblica,c'è da riflettere un pò su come tanta strumentalizzazione e tanto rumore inutile è stato creato intorno a Cuffaro,che cmq è pur sempre un condannato x favoreggiamento a soggetti(ai tempi nemmeno indagati,oggi condannati in primo grado e non con sentenza definitiva;paro di Miceli e Aiello,uniche persone citate dalla sentenza.Di Guttadauro nemmeno l'ombra...forse è latitante [SM=g27828] )e abuso di atti d'ufficio.
    [Modificato da elcentauro 26/01/2008 10:22]
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    00 26/01/2008 13:30
    Re: Re: Re:
    elcentauro, 26/01/2008 10.17:





    In ogni caso volevo farvi leggere la vera storia dei cannoli che tanto ha stranito tutti.

    La Repubblica scrive:

    LA RICOTTA di pecora sarà stata anche fresca ma quei dolci che profumavano di cannella gli hanno fatto veramente male. Più dell'inchiesta per mafia. Più dei cinque anni di condanna per favoreggiamento. Più delle coltellate alle spalle tirate dai suoi amici di Forza Italia. Sembravano buoni, cremosi, avevano una cialda croccante. In realtà erano avvelenati. Il sonno l'ha perso già. E forse, nei prossimi giorni, per quei cannoli perderà anche la poltrona di governatore che sognava sua fino al 2011. Ha appena incassato la fiducia del parlamento siciliano ma, per la prima volta da quando è stato eletto, Totò Cuffaro sta pensando seriamente di dimettersi. Oggi alle 12 su sua richiesta si riunisce l'Assemblea regionale "per comunicazioni urgenti".

    "Mi hai rovinato", ha confessato quasi rassegnato l'altra mattina a Michele Naccari, il fotografo che all'indomani della sentenza - sabato 19 gennaio - l'ha immortalato in una sala di Palazzo d'Orleans con in mano un vassoio stracolmo dei quei trionfi della pasticceria siciliana. L'aveva appena sollevato, come se volesse offrire cannoli a tutti per la gioia di avere scansato l'accusa di avere favorito Cosa Nostra, incurante del severo giudizio del Tribunale di Palermo, deciso comunque a non dimettersi "perché la maggioranza dei siciliani mi ha pregato di non andare via".


    Poverino... ma tu guarda quel fotografo..messo li, ad aspettare che lui alzasse il vassoio per fotografarlo...; Lui, il nostro povero presidente che cannoli non ha mangiati nemmeno uno... che ci può fare se i suoi amici volevano festeggiare?-...Ragazzi ... ma dai, uno si trova dei cannoli in mano..che deve fare?
    ...mah... [SM=g27818]

    elcentauro, 26/01/2008 10.17:


    La foto di Totò con i cannoli ha fatto il giro del mondo. A Palermo, il giorno prima, l'avevano difeso e perdonato (quasi) tutti per i cinque anni di reclusione. A Palermo, il giorno dopo, l'hanno attaccato (quasi) tutti per la guantiera di dolci esibita pomposamente ai reporter e alle telecamere. Del governatore imputato è rimasta soltanto quell'immagine e quel ricordo: condannato e festoso, interdetto dai pubblici uffici e goloso.



    ...ma dai... si sa che i Palermitani sono un pò "faccioli",come nel calcio...Oggi sei un grande..ma basta che sbagli un gol sei finito...
    è la vita, purtroppo... mica è colpa sua [SM=g27820]


    elcentauro, 26/01/2008 10.17:


    Il governatore è scivolato in una trappola. Una trappola che ha preparato lui stesso. Totò è finito prigioniero del suo "sistema", del suo modo di fare politica, incastrato da quella stessa straordinaria macchina clientelare che proprio lui ha messo in piedi in ogni provincia della Sicilia e che quel sabato mattina - attraverso casuali emissari - gli ha recapitato il vassoio di cannoli. Quello che gli è rimasto sulla pancia. "Sto riflettendo sulle mie dimissioni, sto soffrendo troppo e a questo punto non le escludo", ha fatto sapere ieri sera prima di ritirarsi con la famiglia nelle sue tenute, fra le colline e le vigne al confine della provincia di Enna con Caltanissetta.


    [SM=g27820] [SM=g27820] [SM=g27820] [SM=g27820] [SM=g27820] [SM=g27820] [SM=g27820] [SM=g27820] [SM=g27820]

    elcentauro, 26/01/2008 10.17:



    Lui, Totò Cuffaro, non ha più parlato in pubblico. Ha confidato agli amici di non avere dormito mai da sabato scorso. Tormentato, aspetta ancora. Il suo destino di governatore sembra adesso incrociato alla crisi romana, a quello che accadrà nei prossimi giorni con la caduta del governo. Ultima nota della Cuffaro-story, il pentimento del pasticciere di quei famigerati cannoli riempiti di ricotta nel laboratorio di Castronovo di Sicilia: "Se avessi saputo che avrebbero creato problemi a Totò mi sarei tagliato le mani...". Il pasticciere si chiama Vincenzo Bonaccolta, è un fan di Cuffaro, un vecchio amico. Andavano a scuola insieme, lui e Totò erano compagni di classe ai Salesiani.



    ma è veramente un uomo distrutto... [SM=g27829]
    Tutte queste critiche inutile... La finiamo...quell'uomo soffre [SM=g27831]


    elcentauro, 26/01/2008 10.17:


    forse molti di voi non crederanno ad una parola,ma credo che la verità la sa solo il fotografo e tutti coloro che erano li.In ogni caso penso che,se è vera questa storia riportata dalla Repubblica,c'è da riflettere un pò su come tanta strumentalizzazione e tanto rumore inutile è stato creato intorno a Cuffaro,che cmq è pur sempre un condannato x favoreggiamento a soggetti(ai tempi nemmeno indagati,oggi condannati in primo grado e non con sentenza definitiva;paro di Miceli e Aiello,uniche persone citate dalla sentenza.Di Guttadauro nemmeno l'ombra...forse è latitante [SM=g27828] )e abuso di atti d'ufficio.



    e se invece non fosse vera?????????? [SM=g27822]
    [Modificato da !silvieta! 26/01/2008 13:32]
    il vero io è quello che sei e non quello che hanno fatto di te
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    00 28/01/2008 01:18
    ho già scritto come la penso nella discussione "future elezioni regionali"...vi invito a leggerla...ho troppo sonno x ricopiare tutto pure qui!Chi non si Emoziona non VIVE..!!!
    Chi non si Emoziona non VIVE..!!!
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    elcentauro
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    00 28/01/2008 03:03
    Re: Re:
    M@§§IMO, 25/01/2008 21.19:



    Guttadauro (prestanome di Provenzano) era già stato condannato a 14 anni!!!!






    x la cronaca,gli atti processuali non parlano di Guttadauro,ma si parla di incontri e favoritismi con Miceli(che a sua volta incontrava Guttadauro,ma che cmq era pulito tantè che ebbe anche delle cene con un PM) e con il dott.Aiello anch'egli ai tempi pulito,e ora condannato in primo grado a 14 anni....
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