00 21/04/2006 16:51
LO SO E' LUNGHISSIMO [SM=g27818] ... MA L'HO TROVATO VAGANDO IN GIRO PER LA RETE E MI E' PIACIUTO

Il compito del ballerino non è facile:
- dovrà utilizzare il proprio corpo per comunicare l'identità della danza che sta rappresentando;
- dovrà usare la mimica per trasmettere emozioni;
- dovrà servirsi della tecnica appresa per interpretare le note tramandando entusiasmo, abilità e destrezza.
Il ballo è quindi il quadro culturale, spirituale, sportivo ed atletico dell'artista danzatore, ed il pubblico è la sua più complicata cornice.
La policroma tela però, non si può considerare tale, se all'ottima tecnica non si aggiunge l'espressività: potenziale protagonista di quel linguaggio fisico.
Espressione è vivere spontaneamente il momento, atteggiandosi per esprimere il proprio stato d'animo.
Poche lezioni di ballo per imparare un passo;
mesi di studio per raggiungere un minimo di spontaneità;
anni di duro lavoro per raffinare la tecnica.
L'esito finale di tanta attività fisica, che imperla la fronte di chi vi ha dedicato anni di studio, è affidata ad una collettività che non si fà scrupolo nel pronunciare, a volte, sentenze inopportune: scoraggiando; eliminando; od elogiando e spronando, secondo i propri parametri di giudizio, che spesso segnano indelebilmente la voglia di proseguire.
Il ballo inizia ed è divertimento,
continua come passione,
prosegue con entusiasmo,
e forse termina come arte,
peccato che nelle varie "tappe" s'insinui l'arroganza, la presunzione ed anche l'asprezza.

La danza non ha età; il divertimento non ha età;
viene avviato in un rapporto di unione collettiva per distrarre da problematiche giornaliere.
Il suo scopo è raggiunto già da subito; lo sviluppo che ne deriva è il frutto dell'ambizione: ottimo stimolo se non supera i limiti.
Diventerà arte se lo si pratica con impegno, abilità e tecnica, derivanti da studio ed esperienza, nonostante ciò il risultato è soggettivo, pertanto va valorizzato con un metro modesto, decoroso, contegnoso e nel pieno rispetto delle regole, soprattutto del buon senso, da parte di tutti i partecipanti, gli spettatori e gli addetti ai lavori.
Un consiglio per i ballerini: non sentitevi mai arrivati, proseguite quindi con impegno nel ricercare sempre di dare il meglio, ascoltando anche i consigli degli altri, ma senza lasciarvi influenzare nelle scelte. I migliori critici siete voi stessi che sapete quanto avete sudato e quanto ancora volete migliorare, mettendo da parte orgòglio, superiorità ed invidia.
Impara l'arte... e divertiti, il resto verrà da sè...
lola