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traduzione
[SM=g27836] [SM=g27836]

Vennero dall’Africa
E rimasero tra di noi
Tutti quei guerriere
Che attraversarono la mia cultura

Obatalà La grazia
Ochun è la carità
Santa Barbara Chango
E La Regla è Yemama
(sincretismo tra Santeria e Cristianesimo)

sta iniziando la cerimonia
andiamo a fare la carità

la casa è piena e ora non entrano più
e tutti si chiedono cosa dirà Eleggua
(Elegguà è il santo che apre il cammino, colui
che va invocato prima di iniziare ogni
cerimonia)
lui apre il cammino, questa è la verità
gli daremo del cocco per vedere lui cosa darà a
noi

la gente esce, la gente entra
e tutti chiedono quello che a loro conviene
io gli chiederò cose buone per mia madre
e tranquillità per la mia famiglia

che tutto il mondo in questa terra
si comporti bene e finisca la guerra
c’è gente che dice che non crede in niente
e vanno a fare la consulta la mattina all’alba
(la consulta è la lettura delle carte, o dei
caracol, comunque mettersi in contatto con gli
Orichas per chiedere consiglio)
non chiedere cose cattive che te ne pentirai
(il male che si manda torna indietro sempre. La
parte della religione in cui si fanno riti che
portano male o atti a lanciare disgrazie non è
Santeria)
e tu cosa vuoi che ti diano?

Rosa Zayas: mia madre, ascoltala bene


….


Dimmi cosa è che tu vuoi che ti diano?
Chiedi a Changò perché ti senta bene
Dall’Africa vennero e tra noi rimasero
Per questo chiedi ai tuoi santi, chiedi ai tuoi
santi un’altra volta


Chiederò per te lo stesso che tu chiederai per
me



Se io so che noi vogliamo, come no, lo farò
cosi

Lo sento nel cuore, io chiederò per te il
meglio, il meglio
E ti ripeto, che io io io chiederò
E per amarti il cammino per sempre nella mia
vita troverò, lo stesso


E cosa vuoi tu mami?

Santa Barbara benedetta
Ochun è la carità
Tu per avere il cammino libero
Devi parlare con Elegguà
Assicurati, assicurati
Con Oggun e Changò
Con questo ottengo io

Pace e tranquillità chiedo a Obatalà
La signora Omito Narde il mio canto è per lei
“yanza….”
(parole probabilmente in lingua Lucumi, la
lingua della religione santera, dalla religione
Yoruba in Africa –Nigeria, Congo…)
per tutti i religiosi della mia Cuba e del
mondo
andiamo a cantare agli Orichas
e iniziamo da Elegga
e guarda come dice il coro
dai!

Canto per invocare Eleggua, in lingua Lucumi

Ora veniamo con Obatalà
Perché ci sia molta pace e molta tranquillità
E guarda come dice il coro

Canto per invocare Obatalà, in lingua Lucumi


La padrona del mondo
Ti chiederò
Yemaya madre mia
Ti chiederò tanto
Tanto ti chiederò

Acqua per Yemaya (dea del Mare, madre degli
Orichas, protegge le maternità e i navigatori))
Però acqua, acqua per Yemaya

Canto per invocare Yemaya, in lingua Lucumi

Venti, venti buoni con la stesa Oya
E guarda come dice il coro, Cuba mia balla

Canto per invocare Oya, in lingua Lucumi


Bene signore e signori
Perché l’errore non mi tocchi
E io non tocchi l’errore
Ti sto per dire una cosa, ve

Dove vanno i figli di Oggun
(Un santero viene scelto da un Santo per mezzo
della mano di Orula, viene chiamato “figlio
di…..”)
alla guerra
ascolta, però dove vanno i figli di Oggun
cavaliere?
Alla guerra

Ascolta, dove mi porta, dove mi porta?
Alla guerra
Dove?

Tu che sei un santo tanto miracoloso e
onnipotente
Mio vecchietto San Lazzaro (Babalu’aye)
Senti come dice il coro


Canto per invocare Babau Aye, in lingua Lucumi
(Babalu Aye è s.Lazzaro, protegge la salute)

Che sto cantando bene
E guarda come mi diverto

Ti sto chiedendo la tua benedizione
Per essere un santo tanto miracoloso

Andrò per le colline, andrò per le montagne
E senti come dice il coro..L’Habana…

Dai!

Colomba li che mi porta al colle
Mi porta camminando, mi porta

Colomba li che mi porta al colle
Va dicendo la gente che io ho una casa lì, sul
colle

Colomba che mi porta al colle
Senti però perché tu mi chiami
Se tu non mi conosci
Ahi, mi porti guarachando
Mi portando cumbanchando

Non mi porta niente, mi porta al colle

Cammina

È arrivato il momento di cantare alla patrona
di Cuba
Le figlie di Ochun con le mani in alto
Per Voi, per Voi è
….

Perché tu balli con tremenda sabrosura
La benedizione alle figlie di Ochun
Che arriva la…
Che arriva…

Vedi cavaliere, facilmente è arrivato il re
della musica
Il re delle donne
Il re del tamburo
È arrivato
Tu sai chi? Changò..
(Chango è il dio del fulmine, del sesso, del
corteggiamento, del ballo dei tamburi)
senti come dice il coro cavaliere
dice che

e chi tiene qualcosa di rosso
che lo tiri fuori
bianco e rosso sono i colori rappresentativi di
Chango
ripeto io, chi ha qualcosa di rosso
che lo tiri fuori
su!
E chi ha qualcosa di bianco
Che lo tiri fuori
E chi ha qualcosa dei colori di Changò
Che li tiri fuori
E chi ha la mano di Orula (speciale tablero)
Che la tiri fuori
E chi ha cascarilla (sassolino da sbriciolare
che protegge, utilizzato in tantissimi riti.
Limpiezas) che la tiri fuori

E chi si mette con me si mette con Changò
(dichiara di essere un figlio di Changò)
se tu ti metti con me, ti metti con Changò, io
sono il re dei tamburi

con me no con Changò
non ti ci mettere tesoro, non ti ci mettere
più
se tu non sai perché ti metti con me

ripeti il mio ritornello

vattene di là mami

tu con me no

e tu cosa vuoi mami?
Pace tranquillità chiedo a Obatalà
Signora Omito Narde, il mio canto è per lei

[Modificato da -lolita- 07/04/2006 20.25]

lola