Re: Re:
Scritto da: @Diablo@ 11/07/2007 23.54
se fare politica vuol dire questo,allora consentimi di affermare che nel nostro paese non c'è nessuno che fa politica!
se vuol dire,invece,fottere la gente,allora l'Italia detiene tra i migliori sistemi al mondo(se non IL MIGLIORE)....
Queste belle paroline(perchè sono veramente belle,non sto scherzando),valle a dire ai parlamentari condannati in via definitiva che noi paghiamo profumatamente coi nostri soldi!valle a dire a Bossi che assieme ai padani canta"abbiamo un sogno nel cuore,bruciare il tricolore"(e noi lo paghiamo profumatamente....PS:anche lui condannato in via definitiva...).Valle a dire a D'Alema che vieta ad Anselmi di salire su un aereo(mezzo pubblico)per vendicarsi del giornalista per aver svelato il presunto tesoretto brasiliano di baffetto!valle a dire a all'"Onorevole"Gustavo Sveva(senatore di AN)che un mese fa si è finto malato ed ha fatto arrivare un'ambulanza per giungere in tempo agli studi di La7(e se nel frattempo un cittadino avesse avuto bisogno?).Vallo a dire a Casini che promette una casa per tutti mentre suo suocero Caltagirone sta portando via gli immobili statali per quotarli in borsa!!!!!Vallo a dire a Bertinotti che da che era tutto rivoluzionario ed auspicava abbassamenti dei costi della politica,temporeggia sulla sorte di Previti come se già non fosse interdetto da anni dalle funzioni pubbliche!!!!Vallo a dire a Veltroni che si batte per la TAV,senza dirti che lo stato materialmente non può permettersela e che le sovvenzioni della Comunità Europea non coprono nemmeno un quarto dei costi che ricadranno su noi cittadini!Valle a dire a questi ed a molti altri politici(che non sto quà ad enumerare perchè il topic diverrebbe infinito)e vedi cosa ti rispondono!
rinnovo il mio invito
APRIRE GLI OCCHI!
F. [Modificato da @Diablo@ 12/07/2007 0.23]
Premesso che sono daccordo su tutto lo schifo che c'è nella classe politica italiana, mi pare un po generalista dire che in Italia NESSUNO fa politica...
E poi una cosa, come pensi di cambiare quanto da te scritto?
La differenza tra te e ElCantauro e che lui cerca di spronare le persone a VEDERE le cose stando sul territorio e dando una mano o mettendoci la faccia...Tu parli, bene e con belle parole, di cose senza darne una soluzione e spingendo verso l'anarchia.
In un mondo perfetto l'anarchia non serve a niente.
L'anarchia è anche l'assenza della legge che non credo serva a vivere meglio. Forse capisco che tu non ti senta rappresentato da questa classe politica, ma non penso che sia solo questa l'anarchia..
Da Wikipedia:
L'anarchia è una forma di società dove si tende ad annullare qualsiasi forma di autorità imposta; gli anarchici credono nella capacità naturale dell'uomo di autoregolarsi in società. L'esistenza di regole e convenzioni sociali nell'anarchia non è esclusa a priori a patto che le regole e le convenzioni vengano liberamente determinate e accettate dalla comunità interessata e non rappresentino un'imposizione derivante dal maggiore potere di alcuni rispetto agli altri.
Si presume che tutti accettino leggi non scritte?
Che nessuno pensi a se prima degli altri o della propria famiglia prima delle altre?
Credo che il concetto di anarchia sia molto piu' utopico di quello del comunismo, in cui credo ma difficilmente realizzabile in modo equo per tutti....
Su wikipedia si puo' trovare anche:
Storia [modifica]
Sebbene nella storia dell'uomo siano esistite numerose realizzazioni di società e organizzazioni basate su principi anarchici, la Comune di Parigi del 1871 è stato forse il primo tentativo di società anarchica a guadagnarsi risonanza globale; si ricorda il commento di Michail Bakunin, uno dei grandi pensatori storici dell'anarchia. Altre realizzazioni concrete e vaste dei principi anarchici nella società si ritrovano durante la guerra civile in Spagna, durante la quale i lavoratori, spesso attraverso le organizzazioni anarcosindacaliste come la Confederación Nacional del Trabajo (CNT) in Catalogna e Aragona, hanno dato prova di autogestione dei trasporti pubblici e delle aziende produttive sia industriali che agricole: attraverso le assemblee di base furono realizzate collettivizzazioni delle terre confiscate ai latifondisti e, in alcuni casi, fu addirittura abolita la proprietà privata; questo capitolo si chiuse a causa di una sconfitta militare, infatti oltre a combattere i nazionalisti di Francisco Franco (appoggiato dall'Italia Fascista e dalla Germania Nazista), gli anarchici dovettero guardarsi anche dagli stalinisti, a cui Stalin vietava di dare armi agli anarchici. Fu però molto importante anche l'esperienza della Makhnovicina, cioè l'Ucraina insorta sotto la guida del generale contadino Nestor Ivanovich Makhno e la resistenza della città russa di Kronstadt. Entrambe queste esperienze vennero cancellate dalla normalizzazione sovietica attraverso l'utilizzo dell'Armata Rossa comandata dal generale Lev Trotsky.
Negli Stati Uniti il movimento anarchico è stato spesso associato all'individualismo del filosofo e letterato Henry David Thoreau e al suo esperimento-libro Walden. Anche Ralph Waldo Emerson è stato spesso associato agli anarchici "creatori".
Il termine anarchia viene anche impropriamente utilizzato per sottolineare caos e confusione, mentre il pensiero anarchico gode di numerosi estimatori, come Noam Chomsky, noto esponente del MIT.
Il principio fondamentale che sta alla base del pensiero anarchico si fonda su un ideale di libertà estrema che precluda qualsiasi forma di governo ("Tutti i partiti senza eccezione, nella misura in cui si propongono la conquista del potere, sono varietà dell'assolutismo", "Il governo sull'uomo da parte dell'uomo è la schiavitù", "Chiunque mi metta le mani addosso per governarmi è un usurpatore e un tiranno: io lo proclamo mio nemico" - Pierre-Joseph Proudhon)
Etimologia [modifica]
La parola anarchia deriva dal greco a?a???a (anarchia), che significa "senza governante" (a- significa "senza", la radice archè- può essere tradotta con "governo o dominio").
In origine la parola veniva usata in senso dispregiativo, per indicare il disordine, il caos, l'assenza di armonia. In tal senso la utilizzava anche William Godwin, oggi ritenuto il primo pensatore anarchico. Gli anarchici però attribuiscono a questo termine un altro significato, cioè quello di un nuovo ordine che si contrappone al caos selvaggio dell'autorità, un tipo di società basato sull'orizzontalità che crea armonia. Il primo a utilizzare la parola anarchia in tal senso fu Pierre-Joseph Proudhon.
Olte a molte altre cose:
it.wikipedia.org/wiki/Anarchia