Se la chirurgia plastica offre la possibilità di un intervento di ricostruzione dell'imene è perchè evidentemente ci sono donne che ne fanno richiesta, vedendo nell'intervento la possibilità del ripristino di uno "status quo ante".
Come diceva fil, solo CASO PER CASO la persona direttamente interessata può valutare quale sia lo strumento di cui avvalersi per sopportare un dolore o "guarire o attenuare" un trauma.
NON CI SONO REGOLE ASSOLUTE CHE VALGONO PER TUTTI.
L'unica osservazione che mi permetto di fare è che non sarà mai lo psicologo o lo psicanalista a "prescrivere" ad una paziente un intervento del genere,o a valutarne la terapeuticità.
Semmai , all'interno del setting terapeutico porteranno la paziente , con appositi imput, a RICONOSCERE DA Sè l'utilità che potrebbe avere l'intervento, a capire se si sentirebbe "meglio" sapendosi ricucita, riparando quindi a metà del danno(quello fisico almeno)
E' verissimo quello che ha detto fil:quando il trauma non può essere risolto, lo psicologo( se è competente e professionale) riesce a portare il suo paziente a "contenerlo", attenuandone il peso e gli effetti dannosi ,e di conseguenza a conviverci.
La violenza non può mai essere dimenticata, ma si può portare il paziente a non versare in uno stato di depressione che lo porti al suicidio
Gli psicoterapeuti(competenti), inoltre, sanno come fornire al paziente gli imput per trasformare
la rabbia distruttiva in forza costruttiva ....non per niente molte delle persone impegnate sui fronti anti violenza
o anche antipedofilia sono state a loro volta vittime di violenza.
[Modificato da Titty.nicuzza 27/04/2007 19.16]