Grazie del permesso che ci hai accordato ...troppo buono!
La pietà posso averla quando la malattia mentale è tale da rendere il soggetto incapace di capire realmente il senso delle proprie azioni, cioè quando il criminale
non ha scelta,perchè non sa nemmeno lui cosa sta facendo.
Ma nel caso dei pedofili,che spesso passano ore a osservare le abitudini del bambino o della sua famiglia prima di agire,fanno un appostamento, un adescamento, una preparazione al compimento del reato, una vera e propria premeditazione (come nel caso di Donato Bilancia)
la malattia non esclude l'orientamento volontario della propria condotta
Ricordo quell'intervista inserita da Diablo e tratta dal blog di Grillo,in cui il prete condannato per pedofilia era perfettamente consapevole di essere pedofilo ,e aveva pure una tecnica di adescamento per conquistare la fiducia delle piccole vittime.
Inoltre, era conscio della gravità morale delle sue azioni.
Da ciò si deduce che , quando agiva , era assolutamente lucido e presente a sè stesso!
Con la stessa lucidità, avrebbe potuto rivolgersi ad uno psicoterapeuta per evitare di nuocere a bambini innocenti