Papa ai farmacisti:obiezione di coscienza su aborto ed eutanasia...

CITTA' DEL VATICANO - L'obiezione di coscienza è un "diritto riconosciuto" anche per i farmacisti in caso di medicine "con scopi immorali", come aborto ed eutanasia. C'é poi da ribadire un diritto alle cure che è di tutti, e va garantito soprattutto agli indigenti e ai Paesi più poveri. Lo afferma il Papa, chiedendo inoltre che scienza e ricerca siano per il "benessere" delle persone, prima che per il progresso scientifico. Benedetto XVI ha trattato ad ampio raggio questi temi nell'udienza che ha concesso ai partecipanti al congresso internazionale dei farmacisti cattolici, nel giorno in cui in Cile il ministero della Salute ha imposto una multa di 33 milioni di pesos a tre catene farmaceutiche che non vendono la pillola abortiva.

L'obiezione di coscienza del farmacista, ha dunque rimarcato il Papa, è diritto riconosciuto quando si tratti di fornire medicine "che abbiano scopi chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia". E i farmacisti, importanti "intermediari tra i medici e i pazienti", "facciano conoscere le implicazioni etiche di alcuni farmaci".

"In questo campo - afferma il Papa - non è possibile anestetizzare le coscienze, per esempio circa gli effetti di molecole che hanno lo scopo di evitare l'annidamento di un embrione o di cancellare la vita di una persona". "Il farmacista - sostiene Benedetto XVI - deve invitare ciascuno a un sussulto di umanità, perché ogni essere sia protetto dalla concepimento fino alla morte naturale e perché i farmaci svolgano davvero il proprio ruolo terapeutico".

Le parole del Papa sono giudicate "apprezzabilissime" dal presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Giacomo Leopardi, che si augura che il ddl in merito, fermo alla Camera, "venga approvato al più presto". Secondo Leopardi, infatti, in Italia "molti farmacisti ritengono di essere equiparabili ai medici quanto a diritto all'obiezione di coscienza, ma nei fatti le cose vanno diversamente" perché se c'é una prescrizione del medico il farmacista deve consegnare il farmaco.

Il perseguimento di un bene per l'umanità non può essere fatto a detrimento del bene delle persone trattate", ha detto papa Ratzinger a proposito dei motivi della ricerca. "Le differenti strutture farmaceutiche, dai laboratori ai centri ospedalieri alle industrie, così come l'insieme dei nostri contemporanei" per il Papa dovrebbero avere "la preoccupazione della solidarietà nel campo terapeutico, per permettere un accesso alle cure e ai medicinali di prima necessità a tutti gli strati della popolazione e in tutti i Paesi, soprattutto alle persone più povere".

A questo proposito il presidente di Farminundustria, Sergio Dompé, commenta che i brevetti non sono un ostacolo alla solidarietà: obiettivo deve essere risolvere "una difficile equazione; far convergere il valore sociale e scientifico del farmaco, traducendo questo in un valore economico per la collettività". A suo avviso si può arrivare alla "solidarietà in campo terapeutico", ma allo stesso tempo occorre "creare le condizioni per rafforzare la possibilità di sviluppo e di ricerca".

Viste le "implicazioni etiche" di questi temi il Papa ha auspicato una mobilitazione di quanti lavorano in tutte le professioni della sanità, cattolici e "persone di buona volontà", perché si approfondisca "la formazione non solo sul piano etico, ma anche in ciò che concerne le questioni bioetiche". "L'essere umano - ha ribadito papa Ratzinger - deve essere sempre al centro delle scelte biomediche" e "le scienze biomediche sono al servizio dell'uomo; se ciò non fosse, sarebbero fredde e inumane".

ORDINI FARMACISTI,SERVE LEGGE SU OBIEZIONE COSCIENZA - Rendere possibile per legge anche ai farmacisti l'obiezione di coscienza. Lo chiede il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) Giacomo Leopardi, secondo il quale il richiamo del Papa per l'obiezione di coscienza della categoria quando si tratti di fornire medicine "che abbiano scopi chiaramente immoralì è un appello "apprezzabilissimo". "Molti farmacisti - ha affermato Leopardi - ritengono di essere equiparabili ai medici quanto al diritto all'obiezione di coscienza, ma nei fatti le cose vanno diversamente".

Attualmente infatti, spiega il presidente Fofi, il farmacista "non può esercitare l'obiezione di coscienza poiché la legge gli impone la vendita dei medicinali, di qualunque genere essi siano, per i quali venga presentata la ricetta. Il farmacista, cioé, non può rifiutarsi". Da qui l'appello di Leopardi: "Ci auguriamo - ha detto - che il provvedimento legislativo in merito, al momento fermo alla Camera, venga approvato al più presto, affinché anche ai farmacisti sia consentito di esercitare l'obiezione di coscienza".

FEDERFARMA, E' OBBLIGO GARANTIRE QUELLI PRESCRITTI - "E' un obbligo per i farmacisti, così come previsto dalla legge, garantire ai cittadini di trovare in farmacia i medicinali prescritti dal medico": è il segretario di Federfarma, Franco Caprino, a spiegarlo commentando l'appello del Papa a favore dell'obiezione di coscienza per i farmacisti nella vendita di medicinali come la pillola del giorno dopo. Caprino sottolinea così il ruolo delle farmacie che per altro non possono fare obiezione così come previsto dalla legge.

ansa.it


F.

molto singolare il fatto che una persona che,in passato,ha avvalorato la politica insabbiatrice riguardante gli abusi sessuali dei preti nei confronti dei bambini(mediante la redazione di uno specifico documento segreto) abbia la faccia di parlare di COSCIENZA.........

F.

Le continue ingerenze del vaticano cominciano a diventare insopportabili? qualcuno ricordi al pastore tedesco che non siamo in uno stato confessionale, ma in uno stato che DOVREBBE essere laico!

Ogni cattolico od appartenente a qualunque religione può tranquillamente seguire gli insegnamenti e i precetti che gli vengono mossi dalla sua religione, ma non può pretendere che ciò diventino legge per farli diventare obbligatori anche per chi non crede in quella determinata religione!

Ogni prete è libero di educare i propri fedeli a non abortire, a non divorziare, a non usare anticoncezionali ecc. ecc. , ed ogni fedele è liberissimo di seguire le indicazioni, ma non si può pensare che un cittadino che non vuole ubbidire a certi precetti, debba trovarsi nella situazione di non trovare medicinali perchè l'ha deciso qualcuno che a lui non rappresenta nessuno!

Concordo!
E aggiungo che, anzichè accordare l'obiezione ai farmacisti, si dovrebbe regolare diversamente quella dei medici, soprattutto dei ginecologi .
Se obiettori, gli si vieti di prestare servizio in guardia medica , o di fare il turno di guardia in ospedali pubblici.
E' assurdo che se una ha la malaugurata necessità di dover assumere la pillola del giorno dopo , debba girare mezza città alla ricerca di un medico non obiettore che gliela prescriva.
E che cavolo!

Titty.nicuzza, 30/10/2007 23.40:

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Concordo!
E aggiungo che, anzichè accordare l'obiezione ai farmacisti, si dovrebbe regolare diversamente quella dei medici, soprattutto dei ginecologi .
Se obiettori, gli si vieti di prestare servizio in guardia medica , o di fare il turno di guardia in ospedali pubblici.
E' assurdo che se una ha la malaugurata necessità di dover assumere la pillola del giorno dopo , debba girare mezza città alla ricerca di un medico non obiettore che gliela prescriva.
E che cavolo!

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E' vergognoso, tempo fà un servizio sulle iene faceva vedere quanto fosse difficile trovarla, è assurdo..

Titty.nicuzza, 30/10/2007 23.40:

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Concordo!
E aggiungo che, anzichè accordare l'obiezione ai farmacisti, si dovrebbe regolare diversamente quella dei medici, soprattutto dei ginecologi .
Se obiettori, gli si vieti di prestare servizio in guardia medica , o di fare il turno di guardia in ospedali pubblici.
E' assurdo che se una ha la malaugurata necessità di dover assumere la pillola del giorno dopo , debba girare mezza città alla ricerca di un medico non obiettore che gliela prescriva.
E che cavolo!

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Quoto sia te che Massimo! Vergognoso! Ma poi perchè questo Papa non si fa i ca i suoi?! Dovrebbe pensare ai suoi fedeli e a quelli che lo seguono invece di rompere le pa e a tutto il resto dell'umanità!!!

partiamo con il presupposto che sono contrario ad aborto ed euthanasia.
partiamo dal presupposto che sono d'accordo con il Papa al 1000% relativamente a questo discorso!!

Leopardi ha ragione..il marcio è nei medici..se il cliente ti porta la ricetta non puoi esimerti dal dargli il farmaco prescritto.STOP..
La pillola del giorno dopo è una tempesta ormonale,non è paracetamolo o amoxicillina.Per farvi capire,equivale a 5 pillole di una normale pillola anticoncezionale tipo Harmonet.Che mazza di esempi fate?

per FILO:il caso dei preti(per chi non lo conosce www.bispensiero.it/index.php?option=com_content&task=view&id=237&Ite... stato fatto vero uno scempio..per quanto credo RELATIVAMENTE a tutte le testimonianze del caso specifico,ma è certo che la Chiesa ha un potere tale da offuscra e giostrare le cose a proprio piacimento..così è stato nei millenni..e così è anche adesso.

Non ho capito il collegamento fra l'obiezione dei farmacisti e il dosaggio ormonale della pillola del giorno dopo .
Al massimo, se è troppo dannosa, se ne dovrebbe vietare l'uso e l'acquisto in tutte le farmacie ,per tutelare la salute pubblica e non per ragioni morali(a questo punto la cosa sarebbe di competenza del ministro della salute, non del Papa nè del pres.dell'ordine dei farmacisti)
In ogni caso, è chiaro che la pillola del giorno dopo non può essere utilizzata abitualmente, in sostituzione di altri metodi contraccettivi.
In base alla mia epserienza personale, i medici avvertono le pazienti che si tratta di una misura da utilizzare in casi eccezionali e non abitualmente, e che non può intendersi come un sotitutivo degli altri metodi per il controllo delle nascite.

ma perchè avete sollevato il finto problema"non si trova mai la pillola del giorno dopo"..non si trova perchè è un farmaco particolare che si vende raramente..se occorre lo si richiede e arriva dal magazzino in un'ora.
poi io medici così restìi non ne conosco.Anzi mi sembrano tutti TROPPO faciloni nel prescrivere i farmaci su richiesta del paziente.Ivi compresa la pillola del giorno dopo.

Ma chi te lo dice che è un finto problema??
Non sarà successo a te ma è successo a me e a molte altre persone di dover girovavagare fra gli ospedali cittadini in piena notte , in seguito ad un preserv rotto e di sentirsi dire dal medico di turno :
" sono obiettore , non prescrivo la pillola del giorno dopo",senza accennare alla fine delle scorte disponibili(in ogni caso mi bastava la ricetta per andarlo a comprare pagando di tasca mia)




p.s: nessuno ha il piacere di autoprescriversi la pillola del giorno dopo.
Ma se vai dal ginecologo perchè ti si è rotto il preservativo ,ti prescriverà quello, non ti dirà di prenderti l'aulin.

Titty.nicuzza, 31/10/2007 12.10:

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Ma chi te lo dice che è un finto problema??
Non sarà successo a te ma è successo a me e a molte altre persone di dover girovavagare fra gli ospedali cittadini in piena notte , in seguito ad un preserv rotto e di sentirsi dire dal medico di turno :
" sono obiettore , non prescrivo la pillola del giorno dopo",senza accennare alla fine delle scorte disponibili(in ogni caso mi bastava la ricetta per andarlo a comprare pagando di tasca mia)




p.s: nessuno ha il piacere di autoprescriversi la pillola del giorno dopo.
Ma se vai dal ginecologo perchè ti si è rotto il preservativo ,ti prescriverà quello, non ti dirà di prenderti l'aulin.

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basta andare al consultorio in via massimo d'azeglio..

jgor, 31/10/2007 12.15:

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basta andare al consultorio in via massimo d'azeglio..

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E dopo mi fai lo sconto sulla pillola?

Propri lì sono andata(circa 5 anni fa)

Titty.nicuzza, 31/10/2007 10.51:

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Non ho capito il collegamento fra l'obiezione dei farmacisti e il dosaggio ormonale della pillola del giorno dopo .
Al massimo, se è troppo dannosa, se ne dovrebbe vietare l'uso e l'acquisto in tutte le farmacie ,per tutelare la salute pubblica e non per ragioni morali(a questo punto la cosa sarebbe di competenza del ministro della salute, non del Papa nè del pres.dell'ordine dei farmacisti)

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penso che sia giusto x i farmacisti come x i medici godere della possibilità dell'obiezione di coscienza,ma credo che sia ancor piu giusto che vengano organizzati e regolamntati in turni tali da poter essere in una situazione di equilibrio i farmacisti obiettori e i farmacisti non obiettori...
dico è giusto che agiscano con coscienza propria ma che cmq sia garantito da altri un servizio "laico" a chi e x chi la pensa in maniera diversa.

elcentauro, 31/10/2007 19.33:

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penso che sia giusto x i farmacisti come x i medici godere della possibilità dell'obiezione di coscienza,ma credo che sia ancor piu giusto che vengano organizzati e regolamntati in turni tali da poter essere in una situazione di equilibrio i farmacisti obiettori e i farmacisti non obiettori...
dico è giusto che agiscano con coscienza propria ma che cmq sia garantito da altri un servizio "laico" a chi e x chi la pensa in maniera diversa.

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Già il problema è proprio questo...non è garantito ora, figuriamoci se anche i farmacisti godessero di questa possibilita!

Personalemnte(pur non avendo avuto esperienze di questo genere),
Posso capire chi vorrebbe applicare l'eutanasia.
Una decina di anni fa mio nonno, persona vitale e sempre di buon umore, si ammalo di cancro all'esofago diventando una larva in tutti i sensi. Non mangiava, non parlava(la malattia praticamente gli taglio i contatti con il mondo), rimaneva sempre a letto.
I suoi occhi si riempivano d'amore mentre io e i miei cugini ci mettevammo accanto a lui a giocare a carte per farlo stare sereno...
Ma nella mia testa avevo l'immaggine di un Cavallo a cui si è rotta una zampa e che con le sua urla di dolore "chiede" di essere abbattuto..
Personalmente sono daccordo con l'eutanasia ma ovviemente bisogna capire quando questa sia una reale soluzione al dolore...
Sulla pillola del giorno dopo non capisco tutta sta reticenza nel dare il farmaco...
E' una rischiesta di un paziente ed il farmaco andrebbe consegnato visto che il paziente se non li puo' comunque procurarselo...

Ieri al telegiornale ho sentito che ad Agrigento c'è un farmacista che non vende ne pillola del giorno dopo ne preservativi...

Tanto alla fine, la terra è piatta, l'evoluzionismo è una balla e tra poco ritorna la caccia alle streghe..

purtroppo siamo di fronte ad una rigida posizione di chiusura, dimentica della piaga degli aborti clandestini ( e sappiamo benissimo quali rischi si corrono ) , e ovviamente refrattaria anche ad una politica di prevenzione di tipo contraccettivo.

ma la chiesa dimentica una cosa:

fino al 1970 infatti il Vaticano possedette il pacchetto di maggioranza della società Serono, produttrice di una pillola anticoncenzionale di nome Luteolas.

... c'è qualcosa che non va ..ma d'altronde cosa non si farebbe in nome del dio profitto!