Siamo dalla parte di Spessotto
da appena nati dalla parte di sotto
senza colletto,senza la scrima
senza il riguardo delle bambine
Dalla parte di Spessotto
il te di ieri riscaldato alle otto
i compiti fatti in cucina
nella luce bassa della sera prima
Dalla parte di Spessotto
con la falla dentro il canotto
col doppiofondo nella giacchetta
e col grembiule senza il fiocco
Timorati del domani,timorati dello sbocco
siamo dalla parte di Spessotto
Siamo la stirpe di Zoquastro
i perenni votati all'impiastro
sulla stufa asciugano inchiostro
dei fogli caduti nel fosso salmastro
Dalla parte della colletta
dell'acqua riusata della vaschetta
il telefono col lucchetto
e per Natale niente bicicletta
Dalla parte di Spessotto
e se non funziona vuol dire che è rotto
dalla parte del porcavacca
e se non lo capisci allora lo spacchi!
L'oscurità
come un gendarme già
mi afferra l'anima
attardati quì in mezzo alla via
Non siamo per Davide
siamo per Golia!
Non per Davide e la sua scrima
non per i primi anche alla dottrina
con il tarlo dentro all'orecchia
la flanellosi che ci mangia a letto
Con i peccati da regolare
le penitenze da sistemare
sei anni e sei già perduto
e quando t'interrogano rimani muto!MUTO!
Dalla parte di Spessotto
che non la dicono chiara
che non la dicono vera
che non la dicono sincera
Tieniti i guai nei salvadanai
se resti zitto,mai mentirai!
Adamo Nobile,Carmine Quirico
Rocco,Crocco e la banda Spessotto
imboscati in fondo alla stiva
negli ultimi banchi della fila.
Abbagliati dalla balena
nella pancia della falena
clandestini sopra la schiena
gettati al mare delle anime in pena.
Evasi dal compito,evasi dall'ordine
imbrandati sotto trastino
a giocarcela a nascondino
di soppiatto allo sguardo divino
Il paradiso nostro è questo quà
fuori dalla grazia,fuori dal giardino
fino alla notte che verrà
non siamo più figli del ciè-
figli del ciè-
figli del cielo
ma di quei farabutti di Adamo e di Eva
L'oscurità
come un gendarme già
mi afferra l'anima
attardati quì in mezzo alla via
già mi prende e mi porta....
Dalla parte di Spessotto
dalla parte finita di sotto
Ma siamo tutti finiti per terra
tutti a reggerci le budella
gli ubriachi,i brutti,i dannati
ma pure i sobri,i belli,i fortunati
E quando verrà il giorno che avrò il giudizio
dirò da che parte ho intricato il mio vizio
per che pena pagherò il dazio
in che risma sono dall'inizio
Da che zolla ho levato il mio canto
da che pietra ho dato fuoco al pianto
per che cielo ho sparso il mio botto
Non da Davide
solo da Spessotto
Il paradiso nostro è questo quà
fino alla notte che verrà
non siamo più figli del ciè-,figli del ciè-
figli del cielo
non di Davide
solo di Spessotto!!!!
F.
"Audentes fortuna iuvat"