00 28/01/2008 00:59
riporto alcune parole d 1 email (ricevuta poco dopo la sentenza su Cuffaro) in cui mi rispecchio...leggete...

"Sono decisamente favorevole a qualunque sorta di manifestazione civile contro la vergogna nazionale della presidenza Cuffaro: mi hanno lasciato sgomento le grottesche dichiarazioni di giubilo del governatore all'indomani della sentenza che lo condannava a cinque anni di reclusione per favoreggiamento e lo interdiva dai pubblici uffici. Nonostante l'infamia internazionale nella quale ha relegata la Sicilia intera con la sua condotta moralmente 'superficiale' e giuridicamente criminale il pingue e meschino Totò si rallegrava di non aver subito l'aggravante del favoreggiamento alla mafia e dichiarava baldanzoso di restare fieramente al proprio posto. Inqualificabile. Le responsabilità a suo carico sono di tale gravità che già da tempo se avesse avuto una minima idea del rispetto e della sacralità del bene comune avrebbe dovuto liberare la Sicilia ed il suo popolo dal suo ingombrante peso (e non è, come è evidente, solo una metafora). Mi spiace solo che la maggioranza dei Siciliani abbia scelto di farsi rappresentare per ben due mandati da un simile soggetto, pur avendo l'occasione di scegliere al posto di un signore che parla al telefono con i pregiudicati una persona che portava il nome suggestivo e commovente di un giudice fatto saltare per aria col tritolo. Tra Cuffaro e Borsellino il popolo ha scelto. Male. Ora però se, come credo, restano in Sicilia cittadini che hanno ancora la forza di indignarsi è arrivato il momento di fare sentire alla nazione intera che la Sicilia non è solo aiello, cuffaro, lima, ciancimino, riina, provenzano, badalamenti (nomi per cui vale la pena vergognarsi di essere siciliani), ma è stata, è, e può ancora essere Falcone, Borsellino, Chinnici, Cassarà, Livatino, Impastato, La Torre e le decine di uomini che si sono fatti ammazzare per rendere migliore una terra "bellissima e disgraziata" (cito parole dette da Paolo Borsellino pochi giorni prima di morire). Non posso essere lì con voi in questi giorni a causa del mio prolungato 'esilio' in terra veneta, ma anche da qui non ho smesso di trovare la forza per incazzarmi ancora di fronte alle violenze morali cui la nostra Sicilia continua ad essere sottoposta da "ominicchi" (cito Leonardo Sciascia stavolta) come il pregiudicato Cuffaro.


Chi non si Emoziona non VIVE..!!!