mmm, non è facile aiutarti.
Credo, comunque, che il significato generico di questo pensiero di Leonardo da Vinci, sia affine al "panta rei " di Eraclito.
Così come,a causa del continuo scorrere del fiume, non è possibile bagnarsi due volte nelle stesse acque, allo stesso modo, ciò che guardiamo(la fiamma del lume)si trasforma sotto i nostri occhi, ad un solo batter di ciglio.
Un fuoco che arde non è mai uguale a sè stesso,( tanto che non è possibile riprodurne uno uguale ad un altro ), e non si alimenta dello stesso ossigeno o dello stesso combustibile che lo ha nutrito un secondo prima, e che, nel frattempo, si è consumato(quel "fattore" che muore di continuo)
Si tratta, quindi, dell'esempio che, più di ogni altro, testimonia la velocissima trasformazione/distruzione della materia.
di più non saprei dirti
[Modificato da Titty.nicuzza 12/01/2008 15:20]
odi et amo,
quare id faciam fortasse requiris
nescio , sed fieri sentio
et excrucior