Non esiste un atteggiamento meno distruttivo in assoluto, ma solo in rapporto al proprio carattere e al modo di vivere la vita.
Se la passione cieca non è cosa mia mi farò del male se mi abbandono ciecamente a lei.
Se, all'opposto, sono una persona estremamente istintiva, mi farò del male sottraendomi alla passione.
Aggiungo che a parte i casi estremi, la maggior parte delle persone e soprattutto delle donne si colloca in una fascia intermedia in cui le 2 componenti, di propensione e di rifiuto razionale della passione cieca, si combinano creando dei conflitti interiori di non poco momento. In queste ipotesi sarà facile farsi del male in entrambi i casi, sia se si asseconda la passione sia se si respinge. E d'altronde solo una persona che si colloca in questa fascia intermedia potrebbe avere dubbi sul da farsi.
Ad un'amica, se dovesse farmi una domanda del genere, risponderei "gnosis auton!" e capirai da sola se, pur essendo nella fascia intermedia, ti avvicini più al polo di quelle che dalla passione cieca possono trarre troppi sensi di colpa o al polo di quelle che sottraendosi alla passione possono patire il senso di frustrazione e insoddisfazione.
[Modificato da -lolita- 07/01/2008 18:23]