Dare un parere alla tua domanda non è cosa semplice in astratto, occorrerebbe conoscere il caso concreto.
In generale i consigli non richiesti, soprattutto se non sono condivisi dalla persona che li riceve e ancor più se si risolvono in critiche, seppur costruttive, non vengono accettati facilmente, soprattutto dalle persone orgogliose. Quindi se nel caso prospettato sussiste qualcuno di questi elementi è facilmente comprensibile che l'altro si offenda. Dall'altro lato è giustissimo che un amico vero si permetta con i dovuti modi di dare un consiglio anche non richiesto, anche se critico, anche se chi lo riceve è una persona orgogliosa. Se l'amico se ne stesse con le mani in mano a guardare l'altro sbagliare, non sarebbe un vero amico. L'esito sta molto all'intelligenza, alla maturità e soprattutto all'
umiltà di chi ha ricevuto il consiglio. Pertanto "prescriverei" una cura di dialogo ad alte dosi. Ma potrebbe non bastare... purtroppo. Magari il tempo darà le sue risposte, dando magari ragione a chi ha dato il consiglio e l'amico che lo ha ricevuto si renderà conto tardi che il consiglio era giustissimo. Anche lì sta molto all'umiltà della persona. Se è umile tornerà sui suoi passi a porgere le sue scuse per essersi offeso a causa del consiglio poi rivelatosi prezioso.
In conclusione per me si prova a chiarire, magari anche più volte, ma se si trova un muro si getta la spugna e in futuro si vedrà. In ogni caso quello che deve fare riflettere è la spiegazione che da lui della sua offesa e da lì cercare di ricostruire il suo ragionamento. E' pure possibile che nel dare il consiglio abbiamo commesso qualche sbaglio.