00 22/03/2007 13:35
Ma che cosa c'è in fondo a quest'oggi
di mezza festa e di quasi male,
di coppie che passano sfilacciate
come garze stese contro il secco cielo
autunnale,
di gente che si frantuma in un fiato
senza soffrire,senza capire,
e i tuoi pensieri sono solo uno iato
tra addormentarsi e morire.

Ma che cosa c'è in fondo a questa notte,
quando l'ora del lupo guaisce
e il nuovo giorno non arriva mai
e il buio è un fischio lontano che non finisce;
di minuti lunghi come il sudore
di ore che tagliano come falci
e i tuoi pensieri sono solo un cane in chiesa
che tutti prendono a calci.

Ma cosa c'è,cosa c'è...
atrii a piastrelle di stazioni secondarie,
strade più strade di avventure solitarie,
clown della notte,
valigie vuote,
piene di trucchi per tragedie immaginarie...
telecomandi per quotidiani inferni,
battute argute di architetti postmoderni,
amanti andate,
piaceri a rate,
pallottolieri per non contare estati e inverni.

Ma che cosa c'è proprio in fondo in fondo,
quando bene o male faremo 2 conti,
e i giorni goccioleranno come i rubinetti
nel buio
e diremo
"...un momento...aspetti..."
per non essere mai pronti;
signora Bovary,coraggio pure,
tra gli assassini e gli avventurieri...
in fondo a quest'oggi c'è ancora la notte,
in fondo alla notte c'è ancora,
c'è ancora...







F. [SM=x770061]
"Audentes fortuna iuvat"