The Iron Throne Il Forum per gli appassionati della mitica saga, "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco", di George R. R. Martin

Inevitabile addio

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    rhaegar90
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    00 31/10/2017 15:17
    Uscita libera di Oberyn
    “Ti va di andare a pescare?”

    Oberyn, disteso su di un’amaca nei giardini del castello, si limitò ad aprire un occhio per vedere chi era costui che si presentava con una domanda così bizzarra.
    Era Daemon Sand, il bastardo di God’s Grace nonché fedele scudiero della vipera rossa da ormai dieci anni.

    “Siamo a Blackmont ser Daemon, ricordi? Queste non sono le terre dei fiumi e noi non siamo pescatori.”
    “Come chiameresti un uomo in armatura e a cavallo?”
    “Cavaliere, ma cosa centra?”
    “Se qualsiasi uomo in armatura può essere chiamato cavaliere, ogni uomo con una rete da pesca può essere chiamato pescatore, non credi?”
    Oberyn scoppiò a ridere, “A starmi vicino non hai imparato solo a brandire la lancia, ma hai imparato anche ad usare la lingua”
    “Come se non fossi a conoscenza delle cose che posso fare con questa lingua” aggiunse Daemon con occhio ammiccante.
    Oberyn rotolò giù dall’amaca con l’agilità di un giocoliere, si avvicino al suo scudiero e afferrando vigorosamente il membro di quest’ultimo gli sussurrò all’orecchio “Andiamo a pescare qualche vipera, ser”

    I due erano in viaggio da quasi un'ora sui loro destrieri, rigorosamente dal manto nero pece mentre il sole picchiava forte sulle loro teste coperte da dei turbanti in seta.
    “Te l’avevo detto maledetto idiota che non si trovano fiumi in piena in questo periodo” – Oberyn iniziava a scocciarsi della testardaggine del suo scudiero, ma era anche vero che al castello di Blackmont iniziava ad annoiarsi, e doveva pur ingannare il tempo in qualche modo aspettando l’arrivo del corvo di risposta di Lord Robert.
    Daemon non proferì parola ma si limitò a portare al trotto il suo cavallo e a distanziare di alcuni metri la vipera rossa.
    “Miscredente che non sei altro, a forza di banchettare con tuo fratello sei diventato uguale. Non riusciresti nemmeno più a distinguere un cammello da un dromedario. Guarda qui, ti presento il Torentine, fiume che nasce in queste montagne rosse per poi sfociare nel mare dell’estate”



    Il panorama che si presentava di fronte a loro lasciava senza fiato, questo rigagnolo d’acqua scorreva nel suo letto che risultava essere ben più grande e profondo di quanto potesse mai riempirsi.
    “Scendiamo e fermiamoci in quella spiaggetta” – ordinò Oberyn
    “Oh, adesso ha voglia di pescare” pensò tra sé e sé Daemon ma non disse nulla, non voleva rovinare quel loro ultimo giorno insieme.
    [Modificato da rhaegar90 31/10/2017 22:25]

    Principe Oberyn Martell


    Nella seconda partita: Sandor Clegane, cappa bianca di Re Viserys Targaryen III.
    Nella terza partita: Principe Doran Nymeros Martell, il quale ha preferito andare "dove vanno le puttane" [cit.]
    Nella quarta partita: Daario Naharis, mercenario sfortunato.
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    00 31/10/2017 17:31
    “Ecco fatto, ora non ci resta che aspettare mio Principe”

    Daemon aveva scelto un’ansa del fiume particolarmente stretta come zona di pesca, aveva gettato la rete nel fiume legandola ad alcune pietre nel fondo in modo che rimanesse ben tesa e coprisse tutta la larghezza.

    “Vuoi dirmi che i pesci sono così stupidi da non accorgersi di questa rete?” chiese Oberyn
    “Oh certo che se ne accorgeranno mio signore, ma non potranno fare altro che finirci impigliati dentro. Seguono la corrente del fiume, che li spinge in un’unica direzione” – spiegò Daemon.
    “Io però ho sentito di pesci che sanno nuotare contro la corrente” – insistè Oberyn
    “Quelli sono pesci del nord mio signore, ne ho visti alcuni una volta ma erano troppo morti per poter nuotare. Di sicuro non li troveremo qui.” – asserì Daemon
    “Ecco il primo!” – esclamò Oberyn, il primo pesce era finito tra gli esagoni della rete che erano evidentemente troppo piccoli per essere oltrepassati. “Devo dartene atto Daemon, ne sai il fatto tuo in materia di pesci ma resto dell’idea che il mio metodo di pesca sia più divertente” proseguì il principe mentre si arrotolava i pantaloni appena sotto il ginocchio dopo essersi spogliato delle vesti sopra la cintura.
    Così la vipera rossa impugno la sua fedele lancia ed iniziò a percorrere il fiume contro corrente cercando di infilzare quanti più pesci riusciva a scovare, nel frattempo Daemon si era disteso sotto l’ombra di una palma accanto alla trappola appena posata, aspettando che la natura facesse il suo corso.

    “Se avevi voglia di oziare potevamo rimanere al castello e farci preparare una cena con il miglior pesce del mare stretto. Mi hai davvero portato fino a qui per stare disteso sotto una palma?”
    Oberyn conosceva come un fratello Daemon, anzi per lui era qualcosa più di un fratello. Sapeva coniugare quel suo animo gentile da bravo ragazzo con il veleno dorniano che scorreva nel suo sangue, rendendolo un guerriero leale e letale allo stesso tempo…e queste erano qualità che al principe Oberyn piacevano particolarmente. Non riusciva però a spiegarsi il motivo di quell’uscita, a dire la verità aveva provato a darsi delle risposte durante il viaggio e credeva che non appena si fosse tolto i vestiti di dosso, Daemon non avrebbe resistito alla sua pelle lucida dal colore olivastro e gli sarebbe saltato addosso come spesso era accaduto durante le loro avventure nel continente orientale.
    Daemon aprì solamente un occhio, quasi a replicare le movenze della vipera di dorne.
    “Sa di noi” – si limitò a dire lo scudiero mentre richiudeva l’occhio.
    Oberyn rimase fermo, immobile come una statua antica, lo sguardo fisso nelle acque trasparenti. Di scatto caricò il braccio e scagliò la sua lancia con talmente tanta forza che quando la riprese, oltre all’aver infilzato un pesce aveva perforato anche la roccia sotto, tirandoli su entrambi.
    “Chi? No fermo, lasciami indovinare…mio fratello. E’ l’unica persona che potrebbe sapere di noi senza essere già morto per questo.” Oberyn fece una pausa e poi proseguì. “E serviva portarmi qui per dirmelo? Non starai mica pensando seriamente di eliminare il principe Doran Martell?”
    Daemon scoppiò a ridere. “No mio Principe, mi dispiace colpire il tuo cuore ma non sei così importante da valere la mia testa su di una picca. Semplicemente sono in partenza.”
    Oberyn si fermò di nuovo, ma questa volta fece scivolare la sua lancia nel fiume, alzò lo sguardo verso Daemon e si diresse verso di lui e si sedette vicino.
    “Cosa stai dicendo? Tu sei il mio scudiero, non puoi andare da nessuna parte senza che io te lo ordini”
    “So che è difficile da comprendere per uno come te Oberyn, ma c’è qualcuno il cui ordine vale molto più del tuo. Tuo fratello mi ha convocato nei suoi alloggi appena dopo il vostro incontro. Mi ha solamente detto che stanno per arrivare tempi difficili per il Dorne e per tutto il Westeros, e casa Martell con molta probabilità dovrà essere in grado di supportare la nuova corona e allo stesso tempo difendersi da amici e nemici. Mi vuole a Sunspear, vicino a vostra sorella.”
    “Questo non significa che sappia di noi”
    “Ehm, a dire il vero le sue testuali parole sono state: ser Daemon, voglio che tu brandisca la tua lancia per difendere mia sorella Elia, e non per sollazzare mio fratello.” “Sarò la sua guardia del corpo. Parto domani all’alba” concluse lo scudiero.

    Principe Oberyn Martell


    Nella seconda partita: Sandor Clegane, cappa bianca di Re Viserys Targaryen III.
    Nella terza partita: Principe Doran Nymeros Martell, il quale ha preferito andare "dove vanno le puttane" [cit.]
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    00 02/11/2017 10:30
    Parto domani all’alba. Parto domani all’alba. Parto domani all’alba.
    Quelle parole non avevano smesso di riecheggiare nella testa di Oberyn da quando erano uscite dalla bocca di Daemon. La vipera rossa non aveva più proferito parola, si era alzato, vestito ed era rimontato a cavallo senza badare al pescato e al suo scudiero.

    “Fermati Oberyn per i sette dei, aspettami! Perché ti comporti così? Non ci posso fare nulla, sono gli ordini di tuo fraello”gridava ser Daemon cercando di risalire in fretta sul suo cavallo.
    Oberyn però sembrava esser sordo, i suoi occhi avevano un riflesso rosso fuoco, fissi su di un obiettivo astratto che probabilmente vedeva solamente lui nella sua testa.
    Ci volle poco più di mezz’ora per rientrare al castello, il cavallo di Oberyn arrivò al portone annaspando dalla fatica.
    La vipera scese in fretta da cavallo e ordinò alle guardie di portare nella stalla il suo destriero nero, nel frattempo si diresse diritto verso gli alloggi del Principe Doran, saltando i convenevoli si presentò direttamente davanti la porta e bussò deciso, solo qualche istante dopo si ricordò che probabilmente a quell’ora suo fratello stava riposando e odiava essere disturbato.
    Così bussò più forte, annunciandosi.
    [Modificato da rhaegar90 02/11/2017 10:30]

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    00 02/11/2017 11:38
    Doran aprì la porta e suo fratello si fiondò all'interno.

    "Non abbiamo ancora ricevuto la risposta di Robert, se è per questo che sei venuto."


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    È il sangue il sigillo della nostra devozione.»
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    00 02/11/2017 11:50
    "Che si fotta Robert e che si fottano i sette regni, sono qui per qualcosa di molto più personale" sbraitò Oberyn.

    “Cortesemente potresti smetterla di prendere decisioni che riguardano uomini che rispondo al mio comando? Ser Daemon è il MIO scudiero, combattiamo insieme da più di dieci anni, abbiamo solcato il mare stretto, combattuto contro guerrieri dalla forza che non puoi nemmeno sognare. Siamo uno lo scudo dell’altro da sempre, e nonostante tu lo sapessi non hai avuto il ben che minimo indugio nell’ordinargli di partire. Per proteggere nostra sorella poi, immagino abbia bisogno proprio della sua spada per sentirsi sicura a lancia del sole…”
    [Modificato da rhaegar90 02/11/2017 11:51]

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    00 02/11/2017 14:24
    Doran resto calmo di fronte alla furia del fratello.

    "Dicevi di essere pronto a scendere sul campo per difendere gli interessi di tutti i dorniani.
    Non voglio che tu abbia distrazioni.
    Daemon ti rende vulnerabile. Pensavo ti facesse piacere saperlo al sicuro invece che in battaglia."


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    00 02/11/2017 15:30
    "Certo, e lo sono ancora. Solamente contavo di farlo insieme al mio braccio destro, come ho sempre fatto" rispose Oberyn di getto.


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    00 02/11/2017 15:37
    "Inoltre... so che non te ne importa nulla, ma ciò non significa che sia una faccenda di poco conto: non voglio che si diffondano troppe conferme su ciò che fai tra le lenzuola.
    Quando sei nel Dorne sei protetto, ma sul campo, con altre persone, con molti sconosciuti... le voci crescerebbero fino a diventare urla.
    Un tuo matrimonio potrebbe essere fondamentale nel prossimo futuro.
    Non voglio alimentare inutili pettegolezzi.

    Daemon andrà a Lancia del Sole."


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    00 02/11/2017 17:04
    "Lo sai che le lady di queste terre non sono fatte per la vipera rossa, troppo con la puzza sotto il naso...e poi non mi interessa maritarmi" - Oberyn rabbrividiva al solo pensiero di doversi legare ad una lady per poi comandare su qualche lembo di terra rintanato nel suo castello.

    "Doran, manda ser Daemon dove meglio credi, tanto lo sappiamo tutti che i tuoi interessi vengono sempre prima di quelli degli altri. Ricorda però una cosa, io farò lo stesso e andrò a combattere per il Dorne, non per te o per i Martell, perchè queste terre sono state la mia famiglia, non voialtri."

    [Modificato da rhaegar90 02/11/2017 17:05]

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    00 02/11/2017 17:09
    Doran sospirò.

    "Oberyn, dici di tenere così tanto alle nostre terre - e ti garantisco che vale lo stesso per me.
    Però poi ti comporti come un bimbetto stupido che dichiara di non volersi maritare.

    Se davvero avessi a cuore le nostre terre sapresti che un tuo matrimonio arriverà prima piuttosto che poi."


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    00 02/11/2017 17:59
    Oberyn alzò gli occhi per esprimere il suo dissenso.

    "Io so solo che in questa dannata vita non posso nemmeno decidere quando andare a pisciare perchè tanto Doran Martell verrà a dirmi di andarci prima o di andarci dopo"

    La vipera rossa si diresse verso il tavolo posto al centro della stanza e afferrò la caraffa di rosso dorniano, l'alzò e disse "Alla mia fratello, con la speranza che se almeno mi dovrai far sposare, tu abbia la decenza di propormi un bocconcino succolento", Oberyn strizzò con l'occhio con aria di scherno al fratello e si scolò il vino tutto d'un fiato.


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    00 03/11/2017 08:52
    "Non avrai modo di lamentarti per il tuo matrimonio...

    Male che vada, potrai sempre rivolgerti a Melara o a ser Daemon."


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    00 03/11/2017 15:35
    "Da quando l'ironia ha iniziato ad essere parte del tuo carattere Doran?"

    "Tempo al tempo, ed ora non è tempo di matrimoni ma di guerre. Speriamo solo che Lord Robert si degni di risponderti altrimenti rischieremo di arrostire dentro questo castello"

    Oberyn si incamminò verso l'uscita

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