Le notizie terribili che a volte ci raggiungono e che parlano di madri che abbandonano o uccidono i loro figli le consegniamo al non mondo della follia, all’assoluta solitudine della mancanza di senso.
I bambini, a volte, possono cadere nella trappola mortifera degli adulti, possono sentire che la loro mamma, in parte, si nasconde al loro desiderio dietro una presenza formale ed asettica, possono smarrirsi in un sorriso depredato e devitalizzato. E possono continuare a cercare l’amore là dove i grandi hanno detto che era, nella fredda materia inanimata. Un amore a scadenza, preso a prestito e pagato, un amore da supermarket, seriale, che non è mai stato diretto, tutto intero, proprio a loro.come sarà da adulto?
Avrà imparato solo quello che gli adulti gli hanno insegnato; non cercherà in se stesso e negli altri qualcosa che gli permetta di essere felice. Sa già che, in sé e negli altri, non c’è niente di valore da cercare, solo una fragilità scadente e impacciata, troppo lenta e limitata, troppo terribilmente umana, vergogna da nascondere e da cui difendersi. Preferirà quello che i grandi hanno preferito:
venire liberati dalla responsabilità di se stessi grazie ad un farmacologico deus ex machina estraneo, inanimato e magico, che misteriosamente fa dimenticare di essere solo degli uomini. [Modificato da .silvieta. 06/02/2006 13.03]