enzo conte mail

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jgor
00mercoledì 4 gennaio 2006 18:09
Ogni volta che vado a Cuba non riesco a fare a meno di immaginare come fosse Cuba nel passato e come lo sarà nel futuro.
Sono stato la prima volta a Cuba nel 1991 e da allora ci sono tornato ben sette volte. Ho vista crescere questa nazione (nel bene e nel male), ho assistito ad alcuni suoi grossi cambiamenti...ma mi sono sempre chiesto come doveva essere la Cuba degli anni '50. Certo erano gli anni della feroce dittatura di Fulgencio Batista ma erano anche gli anni in cui l'Habana viveva il suo massimo splendore sia dal punto di vista musicale che culturale.
Allo stesso tempo mi chiedo come sarà Cuba quando Fidel Castro scomparirà dalla scena.
Sicuramente ci sarà un cambio...ma credo che sarà un cambio positivo per alcuni, drammatico per altri, un po' come è successo nei paesi dell'est.
In ogni caso la musica ne trarrà beneficio, perché è indubbio che il ristabilimento delle relazioni con gli Stati Uniti, favorirà l'apertura di nuovi locali, creando allo stesso tempo nuove occasioni di lavoro per i bravissimi musicisti cubani.

In realtà quello che manca a Cuba in questo momento non è tanto la possibilità di assistere a dei concerti, quanto la possibilità di avere a disposizione delle vere e proprie sale da ballo, frequentate dagli stessi cubani.

In passato mi sono sempre spesso domandato come fosse possibile che la salsa si ballasse di più in Italia che nei paesi dell'America Latina. Col tempo mi sono reso conto che è il contesto socio-economico a fare la differenza.
In Italia si balla così tanto perché da noi ci sono le condizioni socio-economiche che permettono all'italiano medio di gestire al meglio il suo tempo libero (tra l'altro in un momento storico dove le persone sono sempre più disposte a spendere di più per il proprio piacere fisico e spirituale che per i beni materiali).
Oggi, ad esempio, una ragazza italiana se vuole andare a ballare da sola in un locale può farlo tranquillamente. Se lavora ha sicuramente una macchina, qualche euro nel portafoglio e la certezza che se andrà in un locale da sola non metterà a repentaglio la propria vita.
Questo in molti paesi dell'America Latina purtroppo non è così scontato. Quante ragazze lavorano? Quante ragazze hanno una macchina, dei soldi e la possibilità di uscire da sole, in paesi dove il tasso di criminalità è spesso spaventosamente alto?

Per fortuna a Cuba le occasioni musicali non mancano mai! Ho avuto, ad esempio, la possibilità di assistere, in una gremitissima Plaza de la Revolucion, al concerto dei Los Van Van e di Paulito FG,; la possibilità di assistere ad alcune manifestazioni di rumba (come quelle che si tengono ogni sabato al Conjunto Folclorico Nacional); la possibilità di ascoltare i più famosi gruppi di salsa che si esibiscono regolarmente alla Casa della Musica e le tante orchestrine di son che durante la giornata animano i vari localini turistici.
Eppure alle volte ti sembra di stare in una miniera di diamanti, nascosti però sotto la nera roccia!...
Ecco mi piacerebbe vedere una Cuba libera, una Cuba che potesse davvero esprimere al meglio il suo potenziale artistico ed umano. Ma so allo stesso tempo che non sarà facile, come non sarà facile per tutta l'America Latina riuscire a risollevarsi dopo tanti anni in cui l'uomo non ha saputo sfruttare al meglio ciò che Dio con grande generosità gli ha concesso.

In tutta l'America Latina c'è una grande voglia di cambiamento, ma spesso questa voglia va a sbattere con delle problematiche secolari che si scontrano anche con l'enorme debito che questi paesi hanno con il fondo monetario.
Tutto ciò ci dovrebbe aiutare a riflettere, a capire da un lato la fortuna che abbiamo di vivere in un paese come l'Italia, ma dall'altro a capire che la società si dovrebbe basare di più sul valore dei sentimenti che sulla schiavitù del denaro. Altrimenti ci ritroveremo a cadere nella illusione, come purtroppo sta succedendo da noi, che col denaro si possano comprare anche i sentimenti....
Certo, dirà qualcuno, i soldi non fanno la felicità, ma sicuramente aiutano... eppure, come spesso mi sono ritrovato a ricordare ai miei amici cubani, la lotta per i beni materiali alle volte ci fa godere pienamente di essi. Beni materiali che non riescono più a darci nessuna gioia quando essi diventano scontati.
E allora capisci che bisogna andare oltre a quei beni materiali e ritrovare la vera essenza ed il vero valore delle cose, ma soprattutto dei sentimenti più veri.
Ed in tutto ciò un viaggio a quelle latitudini è sempre un valido aiuto, oltre ad essere ogni volta una grandissima fonte di ispirazione...

un abbraccio e ben ritrovati
Enzo
orn3ll@
00mercoledì 4 gennaio 2006 19:18
un pò lunghino....
.silvieta.
00mercoledì 4 gennaio 2006 19:30
ma bello ...molto bello
orn3ll@
00mercoledì 4 gennaio 2006 19:31
si bello... [SM=g27822]
la cubana
00mercoledì 4 gennaio 2006 20:24
non so ki sia enzo..comunque è bellissimo..quoto tutto quello che ha detto!! [SM=g27811] bravo giò.. [SM=g27838]
babedj
00giovedì 5 gennaio 2006 10:34
Bello, oltre a essere un ottimo ballerino è anke un ottimo professore...
ehm..questa risp mi sembra conoscente... [SM=g27818] [SM=g27818]
jgor
00giovedì 5 gennaio 2006 10:36
Re:

Scritto da: babedj 05/01/2006 10.34
Bello, oltre a essere un ottimo ballerino è anke un ottimo professore...
ehm..questa risp mi sembra conoscente... [SM=g27818] [SM=g27818]

ho avuto un deja-vu.. [SM=g27815]
babedj
00giovedì 5 gennaio 2006 10:47
Re: Re:

Scritto da: jgor 05/01/2006 10.36
ho avuto un deja-vu.. [SM=g27815]

Si infatti.... [SM=g27828] [SM=g27828]
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