disgregazione della famiglia

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S@lserix
00venerdì 29 giugno 2007 20:50
Avevamo iniziato questa discussione OPPORTUNAMENTE CESTINATA [SM=g27826] dalla moderatrice nel topic sulla differenza d'età
non pensate che la fine dei matrimoni sia sempre più dovuta all'emancipazione delle donne...??
ATTENZIONE non ho detto che è l'unico motivo...dico solo che da quando le donne hanno ottenuto..anche con dure...lotte...
la tanto agognata PARITA' dei sessi...tutto è andato allo scatafascio...
lolita giustamente rispondeva al topic precedente, cosi finalmente le donne possono sottrarsi alle violenze...tradimenti e
maltrattamenti vari da parte del marito...ma mi chiedo qual'ora fosse la donna ad essere la "MELA MARCIA" della coppia...è
giusto che debba cmq e a prescindere ottenere il mantenimento...da parte del marito??? e in casi più gravi l'affidamento dei figli???
consentendo a questi ultimi di vedere il padre nei fine settimana!!!

ho precedentemente riportato un aneddoto VERITIERO E ASSURDO....TANTO DA SEMBRARE UNA BARZELLETTA... [SM=g27818] [SM=g27816]

Lui e lei sono sposati, hanno una figlia...lei lavora presso una azienda, sta con il marito da 10 anni circa...e un bel giorno
si innamora del suo capo, con cui intraprende una storia...DIVORZIANO e il marito cornuto e bastonato deve (a quanto pare per legge) dare cmq
il mantenimento alla moglie...fin quando quest'ultima non si risposa con il suo ex capo, a questo punto lui smette di concederglielo, dopo 20 anni in
cui questa donna ha vissuto e convissuto con l'altro...finita questa ennesima storia...lei chiede 20 anni di mantenimento arretrato...
e da quanto ho capito questo povero cristo...costretto a:
1. subire l'umiliazione...delle corna
2. vedere i propri figli il sabato e la domenica
3. aver pagato alla Tr...MOGLIE il mantenimento fino al suo 2° matrimonio...
4. risarcire di 20 anni...la quota mensile...ordinata dal giudice!

Dico è o non è un PARADOSSO INCREDIBILE...???

Ora se parità deve essere e da come diceva Lolita la donna adesso è in grado di mantenersi da se...per quale assurda ragione l'uomo deve cmq mantenere la moglie???
e ancora...se parità deve essere perchè nel 99% dei casi...i figli sono affidati alla madre...solo perche è lei a partorirli...?

NON ME NE VOGLIA NESSUNO, è un discorso maschilista (forse), drastico (sicuramente), ma cmq assurdo e veritiero...
ci sono tanti padri...che pur non essendo violenti...bastardi...o che altro...sono costretti a non veder quando essi vogliano i propri figli...che ne pensate???
Federisk
00venerdì 29 giugno 2007 21:33
La questione dell'affidamento dei figli si basa su criteri che esulano la parità dei sessi. Ricerche in tal senso hanno evidenziato il fatto che il distacco dalla madre risulta spesso maggiormente traumatico, e la mancanza della madre nella vita del bambino influenza il suo sviluppo in maniera più pesante. Ovviamente è un criterio criticabile, ancorchè basato su fatti, motivo per cui la scelta varia da caso a caso.
Per quanto riguarda la questione della parità dei sessi siamo sempre lì: l'uomo è disposto a concedere solo quello che gli conviene, la donna vuole i vantaggi della parità ignorando gli svantaggi (e quando fa comodo ridiventa magicamente "donna").
Anche se il discorso non vale per tutti, il trend da me riscontrato è proprio questo... [SM=g27829]

[Modificato da Federisk 29/06/2007 21.33]

Titty.nicuzza
00venerdì 29 giugno 2007 22:23
Intanto distinguerei il discorso sulla disgregazione della famiglia, da quello della richiesta del mantenimento.
Non so adesso, ma tempo fa, nel caso di adulterio"grave e notorio", esisteva la possibilità di ottenere "la separazione con addebito"che non dava diritto alla corresponsione del mantenimento al coniuge a cui, per colpa, fosse imputabile il naufragio del matrimonio.
Inoltre ,se la moglie ha un suo reddito , in grado di assicurarle il tenore di vita che aveva durante il matrimonio, non le spetta alcun mantenimento, ma eventualmente una quota per il mantenimento dei figli.

Sull'affidamento dei figli, se l'uomo dimostra l'inidoneità dell' ex moglie a fare la madre può ottenere l'affidamento esclusivo.

Ma da quello che mi risulta, oggi si preferisce, di norma, l'affidamento congiunto.
Tu chiedi come mai i figli vengono quasi sempre affidati alla madre: beh, se sono poprio piccoli penso che il motivo possa essere l'allattamento al seno( in cui , per ovvie ragioni, un padre con tutta la buona volontà non si può cimentare) e il minor trauma connesso al distacco dal padre, piuttosto che dalla madre(lo affermano gli scienziati)
Tradizionalmente, poi, la donna era portata a svolgere lavori per un numero minore di ore rispetto a quello dell'uomo.
Ma oggi(purtoppo) non è più così.

SULLA PARITà DEI SESSI

Sulla parità dei sessi, io sono assolutamente contraria,se questo vuol significare una confusione di ruoli maschili e femminili.
Penso , inoltre, che l'emancipazione della donna sia sicuramente una conquista che ha giovato psicologicamente alla donna, ma non alla famiglia e soprattutto ai figli.
Mia madre ha sempre lavorato,e si è laureata quando io avevo 18 anni.
L'ho sempre vista studiare o lavorare e questo mi è molto pesato, soprattutto da piccola,perchè mi ha privato di attenzioni che, allora, ritenevo fondamentali, e ha riempito lei, dopo l'assolvimento dei suoi molteplici impegni, di un'ansia compensatoria delle sue negligenze di madre, facendola fluttuare dalla tipologia di madre assente a quella di madre opprimente( ancora oggi non so dire cosa sia peggio [SM=g27825] [SM=g27825] ).

Non mi si venga a dire che la donna che lavora , se si organizza, è capace di fare tutto alla perfezione....queste sono boiate assurde!
Nessuna donna ha il dono dell'ubiquità, se è fuori a lavorare non può essere a casa, e non le rimane altro che delegare i suoi compiti di moglie e di madre a badanti e cameriere.


Un' altra conseguenza dell'ambizione delle donne-madri immediatamente postsessantottine , a mio avviso, è rappresentato dalla tendenza , per l'attuale generazione di figli da esse messi al mondo, ad essere realizzarti dal punto di vista lavorativo, ma di essere, in linea di massima, inidonei alla costruzione di rapporti affettivi maturi.(come accennavo nell'altro topic).

Oggi , quelle stesse madri,si perdono nel luogo comune che "i valori non sono più quelli di una volta, non esiste più il valore della famiglia".
Io, personalmente,critico molto duramente queste accuse , seppur veritiere, che si muovono alla nostra generazione, perchè se è vero che siamo una generazione "storta", quella che ci ha preceduti ne è direttamente responsabile, e perciò farebbe meglio ad evitare di puntarci il dito contro.


[Modificato da Titty.nicuzza 29/06/2007 22.32]

[Modificato da Titty.nicuzza 30/06/2007 4.44]

fremina
00sabato 30 giugno 2007 09:33
Re:

Scritto da: Titty.nicuzza 29/06/2007 22.23
Intanto distinguerei il discorso sulla disgregazione della famiglia, da quello della richiesta del mantenimento.
Non so adesso, ma tempo fa, nel caso di adulterio"grave e notorio", esisteva la possibilità di ottenere "la separazione con addebito"che non dava diritto alla corresponsione del mantenimento al coniuge a cui, per colpa, fosse imputabile il naufragio del matrimonio.
Inoltre ,se la moglie ha un suo reddito , in grado di assicurarle il tenore di vita che aveva durante il matrimonio, non le spetta alcun mantenimento, ma eventualmente una quota per il mantenimento dei figli.
Sull'affidamento dei figli, se l'uomo dimostra l'inidoneità dell' ex moglie a fare la madre può ottenere l'affidamento esclusivo.
Ma da quello che mi risulta, oggi si preferisce, di norma, l'affidamento congiunto.
Tu chiedi come mai i figli vengono quasi sempre affidati alla madre: beh, se sono poprio piccoli penso che il motivo possa essere l'allattamento al seno( in cui , per ovvie ragioni, un padre con tutta la buona volontà non si può cimentare) e il minor trauma connesso al distacco dal padre, piuttosto che dalla madre(lo affermano gli scienziati)
Tradizionalmente, poi, la donna era portata a svolgere lavori per un numero minore di ore rispetto a quello dell'uomo.
Ma oggi(purtoppo) non è più così.




Quoto tutta la prima parte del discorso di Titty, e confermo che esiste ancora la separazione per colpa. L'affidamento congiunto consente ai padri di vedere i figli più volte a settimana e Ale, ti posso assicurare che nei casi più gravi, qualora una madre non possa accudire i figli per seri motivi, questi vengono affidati al padre...
Il mantenimento credo sia giusto che sia concesso sia nel caso che l'affidamento sia dato alla madre, per ovvi motivi, sia nel caso in cui questa non fosse in grado di mantenersi da sola, perchè magari ha rinunciato ad opportunità lavorative proprio per la famiglia, ed al momento della separazione è troppo tardi per inserirsi nel mondo lavorativo...
Per quanto riguarda la parità dei sessi, è possibile che questa sia una delle cause della fine dei matrimoni, ma non tanto perchè le donne non siano in grado di conciliare lavoro e vita privata, quanto perchè molti uomini, ancora oggi, non riescono ad accettare che la propria donna possa essere indipendente da tutti i punti di vista, compreso quello economico...In questi casi credo sia indispensabile conoscersi bene, anche da questo punto di vista, prima del matrimonio...Poi ovviamente non si può fare di tutta l'erba un fascio, ogni situazione è un caso a sè...

Fedi
S@lserix
00sabato 30 giugno 2007 21:47
sono in linea di massima d'accordo con entrambi...solo non penso che, la fine della famiglia sia dovuta alla non accettazione da parte dell'uomo dell'indipendenza della donna!
e neanche in modo assoluto perche la donna non riesci a coinciliare il ruolo di madre a quello di DONNA IN CARRIERA...ma sostengo fermamente...che se ci fossero dei ruoli ben precisi tra uomo e donna...forse la famiglia riacquisirebbe valore, è pur vero che con i tempi che corrono neanche 2 stipendi sono spesso sufficienti a tirare avanti una famiglia...! ma di contro non ci sono le condizioni per VARARE una situazione familiare destinata ad un misero NAUFRAGIO...è la nostra generazione e ha ragione titty i diretti responsabili sono i nostri genitori e prima ancora i loro!

Una frase mi ha colpito!!!

"Tradizionalmente, poi, la donna era portata a svolgere lavori per un numero minore di ore rispetto a quello dell'uomo.
Ma oggi(purtoppo) non è più così."


perche la donna dovrebbe lavorare meno ore???
purtroppo non è più cosi??? [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27818]

SCUSATE
...perche la donna non è in condizione di lavorare??? e allora perche lottare per la parità...per poi dettare condizioni e dire MA NOI SIAMO DONNE!!! [SM=x770073]

mi sembra ci sia qualche contraddizione...

Boo io vedo mia sorella, l'hanno assunta in una fabbrica...ha orari assurdi, torna distrutta...l'ha fatta entrare un mio zio...e quando gli ho chiesto FAI ENTRARE ANCHE ME...mi ha risposto non per legge dobbiamo assumere donne...MAH... [SM=x770042]

andremo a finire cosi...
"le donne lavoreranno in fabbrica...e l'uomo starà a casa con i bambini...per allattare ci attrezzeremo"...FANTASTICO...

fremina
00domenica 1 luglio 2007 13:34
Re:

Scritto da: S@lserix 30/06/2007 21.47
"Tradizionalmente, poi, la donna era portata a svolgere lavori per un numero minore di ore rispetto a quello dell'uomo.
Ma oggi(purtoppo) non è più così."

perche la donna dovrebbe lavorare meno ore???
purtroppo non è più cosi??? [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27818]
SCUSATE
...perche la donna non è in condizione di lavorare??? e allora perche lottare per la parità...per poi dettare condizioni e dire MA NOI SIAMO DONNE!!! [SM=x770073]
mi sembra ci sia qualche contraddizione...



Io non vedo nessuna contraddizione in quello che ha detto Titty, credo intendesse che la donna oltre al semplice lavoro deve anche accudire casa e figli, per questo dovrebbe lavorare meno ore, e non perchè non sia in grado di farlo per più tempo...Lavorando di meno fuori casa potrebbe accudire meglio la propria famiglia, e per più tempo...

Fedi
S@lserix
00domenica 1 luglio 2007 15:00
si, devo rettificare...ho interpretato male...la risposta di titty [SM=g27822] , la mia era una provocazione, ma dettata dall'erronea interpretazione di quest'ultima...
juanes.elcubanito
00lunedì 2 luglio 2007 13:27
Re:

Scritto da: S@lserix 01/07/2007 15.00




Caro Salserix, IMHO la donna è un essere molto ambizioso che a volte preferisce fare carriera piuttosto di dedicarsi alla famiglia. Ma questo è da legare solo in parte con la disgregazione familiare, loro la parità l'hanno ottenuta ma tutto quello che fanno lo fanno x scelta... non sono mica obbligate, hanno solo consolidato un loro giusto e sacrosanto Diritto, non DOVERE...

Per quella storiella dell'assunzione delle donne...beh..quella è una questione politica...e indovina un pò guarda caso le donne sono in numero superiore agli uomini...esiste un ministero delle pari opportunità ecc... fai 2+2... e dimmi tu se in un paese dove si dice che la legge è uguale per tutti sia corretto "riservare" dei posti alle donne che non possono occupare gli uomini, anche se in quel campo sono + validi, ma questa è un altra storia che va OT e ne parliamo in un altro 3d. Ciao!

Titty.nicuzza
00martedì 3 luglio 2007 21:49
Poveri maschi italiani discriminati! [SM=g27834] [SM=g27827]:
Organizzate una manifestazione collaterale al gay pride...il masculine pride! [SM=x770037] [SM=g27828]
Federisk
00mercoledì 4 luglio 2007 10:48
Re:

Scritto da: Titty.nicuzza 03/07/2007 21.49
Poveri maschi italiani discriminati! [SM=g27834] [SM=g27827]:
Organizzate una manifestazione collaterale al gay pride...il masculine pride! [SM=x770037] [SM=g27828]


Con un nome del genere farebbe soltanto concorrenza al gay pride sul suo stesso campo! [SM=g27828]
M@§§IMO
00giovedì 5 luglio 2007 20:50
se per disgregazione della famiglia intendiamo la minore tendenza a metterne su una, e la maggior facilità a separarsi credo che sia dovuto:
- all'evolversi delle priorità dell'essere umano, con l'allontanarsi del desiderio di metter su famiglia, che viene visto sempre meno come massima aspirazione.. per far posto alla carriera e/o al divertimento;
- al cambiamento della morale, che non vede più il single come lo scapolo o la zitella..
- al cambiamento dei costumi sessuali, che rendono possibili relazioni che si basano esclusivamente sul sesso o comunque su basi non sentimentali;
- al aumento del costo della vita e dalla precarietà del lavoro, che impediscono di metter su famiglia..
- sicuramente all'emancipazione della donna cui inizialmente erano precluse lo status di single in quanto non lavorava; il piacere di vivere la sessualità o comunque le sue relazioni in maniera paritetica all'uomo, in quanto veniva tacciata di essere di facili costumi, per usare un eufemismo, anche solo nel caso avesse avuto più relazioni nel corso della sua vita; e a cui toccava anche subire magari il tradimento da parte dell'uomo, non giudicato alla pari di quello femminile..
Titty.nicuzza
00venerdì 6 luglio 2007 10:16
Re:

Scritto da: M@§§IMO 05/07/2007 20.50
se per disgregazione della famiglia intendiamo la minore tendenza a metterne su una, e la maggior facilità a separarsi credo che sia dovuto:
- all'evolversi delle priorità dell'essere umano, con l'allontanarsi del desiderio di metter su famiglia, che viene visto sempre meno come massima aspirazione.. per far posto alla carriera e/o al divertimento;
- al cambiamento della morale, che non vede più il single come lo scapolo o la zitella..
- al cambiamento dei costumi sessuali, che rendono possibili relazioni che si basano esclusivamente sul sesso o comunque su basi non sentimentali;
- al aumento del costo della vita e dalla precarietà del lavoro, che impediscono di metter su famiglia..
- sicuramente all'emancipazione della donna cui inizialmente erano precluse lo status di single in quanto non lavorava; il piacere di vivere la sessualità o comunque le sue relazioni in maniera paritetica all'uomo, in quanto veniva tacciata di essere di facili costumi, per usare un eufemismo, anche solo nel caso avesse avuto più relazioni nel corso della sua vita; e a cui toccava anche subire magari il tradimento da parte dell'uomo, non giudicato alla pari di quello femminile..


straquoto! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
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