ragazzi leggete un pò cosa riporta il sito dei radicali dA "IL GIORNALE".riporto tutto x come scritto:
Così, quando il 16 dicembre 1987 la Corte d’assise di Palermo comminò 19 ergastoli, le polemiche non calarono: tutti si attendevano che il nuovo consigliere istruttore di Palermo dovesse essere lui, Falcone: ma il Csm, il 19 gennaio 1988, scelse Antonino Meli seguendo il criterio dell’anzianità. Cominciarono a voltargli le spalle in tanti. Leoluca Orlando, tuonando contro gli andreottiani, era diventato sindaco e aveva inaugurato una cosiddetta «primavera di Palermo» che auspicava un certo gioco di sponda tra procura e istituzioni, anzi «una sinergia» come aveva detto Falcone stesso. Durerà fino all’estate del 1989, quando il pentito Giuseppe Pellegriti accusò il democristiano Salvo Lima di essere il mandante di una serie di delitti palermitani, ma Falcone fiutò subito la calunnia: Orlando si convinse che il giudice volesse proteggere Andreotti. Fu durante una puntata di Samarcanda che Orlando scagliò l'accusa: Falcone ha una serie di documenti sui delitti eccellenti, disse, ma li tiene chiusi nei cassetti. Accusa che verrà ripetuta a ritornello da molti uomini del movimento di Orlando: Carmine Mancuso, Nando Dalla Chiesa e Alfredo Galasso. È di quel periodo, peraltro, un primo e sottovalutato attentato a Falcone: il comunista Gerardo Chiaromonte, defunto presidente della Commissione Antimafia, circa la bomba ritrovata nella casa al mare di Falcone, all'Addaura, scriverà così: «I seguaci di Orlando sostennero che era stato lo stesso Falcone a organizzare il tutto per farsi pubblicità». E la voce circolò.
www.radicali.it/view.php?id=96778
ecco cosa si dimentica il baluardo dell'antimafia quando con le donne cannolo festeggia le dimissioni di chi ha attaccato Falcone criticando "un aggressione volgare alla migliore classe dirigente della D.C. in sicilia" con" un giornalismo mafioso"...
invito a tutti di mettere a confronto i due attacchi...e riflettere