articolo del maestro sefi santaluna
Le Danze Caraibiche
Identificarsi in uno stile
Annoverati nella più ampia schiera di quelli che oggi vengono definiti BALLI CARAIBICI, Salsa, Merengue, Mambo e Bachata ne costituiscono una piccola sottofamiglia che in Italia, e più in generale in Europa, ha avuto enorme fortuna nell’ultimo ventennio. Le DANZE CARAIBICHE rappresentano l’espressione gestuale di una cultura popolare che manifesta nel ballo, tutti i connotati del proprio folklore e delle proprie radici. Essendo le danze caraibiche, così come la musica e la lingua parlata, una forma di comunicazione, esse si sono evolute in modi e tempi diversi, in relazione ai luoghi nei quali sono state importate, e pertanto non è semplice esprimersi con rigore scientifico in merito ad etimologia e nascita delle stesse. Nel termine SALSA si riscontra tutta la miscelanza di caratteristiche e fenomeni che oggi determinano l’eccezionale dato di promiscuità di questo ballo. Esso affonda le sue radici nel Mambo e nelle danze tradizionali che segnano una linea ideale che congiunge Cuba al Venezuela e ancora il Messico alla Colombia fino al Barrio Latino di New York. La Salsa in senso moderno nasce infatti dalla commistione di elementi afro-cubani e ritmi del Jazz newyorkese alla metà del secolo scorso, trovando e facendo propri caratteri sempre nuovi in ciascun paese sia approdata in seguito. Distinguibile in stile CUBANO, energico e passionale, rude ma al contempo galante, PORTORICANO, elegante e raffinato nelle sue molteplici evoluzioni, NEW YORK STYLE, spettacolare ed esuberante, LOS ANGELES STYLE, acrobatico e solo per atleti, la Salsa oggi non può essere distinta in modo netto in uno o più stili, piuttosto va definita quale fenomeno metropolitano che modifica i suoi caratteri stilistici e gestuali in relazione ai luoghi e ai tempi e, non è errato aggiungere, ai singoli ballerini.
Considerando ed avendo vissuto lo sviluppo in Italia e nella mia Sicilia sono pronto a dire che il livello tecnico è cresciuto molto ed oggi è fra i più alti al mondo , vorrei soffermarmi su questa considerazione.
Essendo da un lato cresciuto l’interesse per questa cultura, è aumentato il numero degli insegnanti e degli organizzatori di svariati eventi ma non in proporzione quello degli appassionati.
E allora ci si accorge che la cosa più difficile, soprattutto per chi come noi fa della salsa il suo mestiere, non è quella di trovare degli allievi per i propri corsi ma di creare salseri per la vita, ovvero persone che si avvicinano alla salsa non per solitudine o per moda ma spinti da una autentica passione. ,.
Mi sono trovato più volte ad organizzare incontri e stages portando le novità nel settore, non sempre questo ha dato dei buoni risultati.
Interroghiamoci sulle cause, se la novità non viene vissuta correttamente dall’allievo,distrugge.
Organizzare degli stage senza sapere cosa si vuole è poco costruttivo, un allievo non può seguire un grande artista che si è confrontato con il mondo intero, senza conoscere l’idea motrice, lo stile
dello stagista .
La stragrande maggioranza di allievi che prende parte a uno stage pensa che studiando con il grosso nome può capire tutto non pensando assolutamente di risolvere prima le proprie problematiche di base.
Per me stage significa completare un lavoro che parte da un’azione di avvicinamento all’artista. se non si conosce lo stile del maestro o quello che questi vuole trasmettere, organizzare eventi didattici con i grossi nomi dello scenario caraibico si traduce in uno sforzo inutile e privo di finalità pratiche.
È giusto indirizzare i propri allievi agli stage, dopo aver lavorato sulla crescita di uno stile, sulla divulgazione e senza tralasciare l’innovazione che questa subisce nel tempo.
Gli stage vanno organizzati mantenendo una frequenza didattica annuale e cercando la giusta allocazione nel palinsesto di crescita di una classe. Molti di noi, certo, potrebbero rispondere che la grande crescita del settore caraibico sia dovuta al fatto che abbiamo organizzato e si continua ad organizzare a tutti i costi, di tutto e di più , non è così!!!!
La situazione sembrerebbe rosea, ma poi a ben guardare ci si accorge che alle serate si è persa la voglia di stare insieme e che molte sono fiacche, alcuni locali chiudono la loro programmazione dopo anni di splendente attività e che sempre di più si assiste ad un continuo ricambio generazionale fatto sì di nuovi arrivi ma anche di tanti abbandoni Da una parte ci troviamo davanti ad un vero boom, lo dimostra il fatto che tutti gli artisti internazionali sognano di venire in tournèe in Italia, proliferano i festival, i congressi, i raduni, i siti su internet, i forum, persino le riviste dall'altra a segnali di crisi davvero preoccupanti.
Cresciamo in questo con maturità, altrimenti abbiamo solo impiegato male tempo e denaro.
M° Sefy Santaluna
[Modificato da .silvieta. 18/05/2005 14.36]
[Modificato da .silvieta. 18/05/2005 14.37]