Una lettera che possa far riflettere molti..

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+Tiberius+
00mercoledì 13 febbraio 2008 09:54
Letta sul blog di Beppe Grillo:
"Ieri era una splendida domenica di sole, uno di quei giorni che ti viene voglia di uscire, di vedere tutto sotto quella luce brillante.
Ma non può (si sa) andare tutto come uno lo immagina. Così vedi che tua moglie è strana, la vedi pensierosa, e con gli occhi lucidi. Ti avvicini titubante e timoroso e le chiedi cosa è successo. E qui crolla la serenità. Incominci a rinfacciarti che non è più possibile andare avanti cosi; che non è giusto che lei sia costretta ad andare anche la domenica al lavoro e i lunedì a pulire i negozi per pochi euro. Non trova mai il tempo per staccare la spina, non la porto mai fuori, non le faccio mai una sorpresa, che con la mia misera busta paga non si campa più.
Ha ragione. E' amaro, duro, avvilente, a trentasei anni sono un fallito non arrivo a 1500 euro.Con un mutuo da 700 euro mensili bollette, auto, tasse e mense scolastiche (sì, ho due splendidi bambini), rate dell’auto, benzina, condominio, ecc. non riusciamo neanche a fare la spesa regolarmente.
Così, “incavolato” prendo i due bimbi ed esco con loro, li porto al parco poi alle giostre li faccio divertire come non facevano da qualche tempo. Verso la via del ritorno li guardavo dallo specchietto retrovisore della macchina, li sentivo chiacchierare e ridere, ed ho iniziato a piangere, sì a trentasei anni piangevo come un bambino. Quando ad un tratto mio figlio più piccolo, accortosi che piangevo, mi chiede: “cosa c’è papa?”. Gli rispondo: “Nulla sono felice perché vi vedo felici”. Sono un bugiardo, avrei dovuto rispondere che ero triste perché avevo speso gli ultimi 16 euro per le giostre, che mi scusavo con loro perché Babbo Natale non si è potuto permettere la playstation; che non sapevo come pagare due bollette, che il frigo è vuoto, che la mamma ha ragione, non le faccio mai una sorpresa.
Caro Beppe il mio è uno sfogo che avrai ricevuto migliaia di volte, ma oggi ho deciso di scriverti perché mentre ero davanti alla pressa, mi sono ricordato che circa 10 anni fa mi capitò un piccolo incidente. Una molla di un carrello porta fusti si staccò di colpo e mi colpi di striscio la fronte, mi misero 1 punto di sutura, è pochi mesi più tardi arrivò per posta un assegno di 250 mila lire. Mi è balenata l’idea per un attimo di mettere una mano sotto, la pressa, così potevo pagare le bollette arretrate. Ma ho avuto paura." Alessio

A me sinceramente è venuto da piangere...

elcentauro
00mercoledì 13 febbraio 2008 14:20
Re:
+Tiberius+, 13/02/2008 9.54:

Letta sul blog di Beppe Grillo:
"Ieri era una splendida domenica di sole, uno di quei giorni che ti viene voglia di uscire, di vedere tutto sotto quella luce brillante.
Ma non può (si sa) andare tutto come uno lo immagina. Così vedi che tua moglie è strana, la vedi pensierosa, e con gli occhi lucidi. Ti avvicini titubante e timoroso e le chiedi cosa è successo. E qui crolla la serenità. Incominci a rinfacciarti che non è più possibile andare avanti cosi; che non è giusto che lei sia costretta ad andare anche la domenica al lavoro e i lunedì a pulire i negozi per pochi euro. Non trova mai il tempo per staccare la spina, non la porto mai fuori, non le faccio mai una sorpresa, che con la mia misera busta paga non si campa più.
Ha ragione. E' amaro, duro, avvilente, a trentasei anni sono un fallito non arrivo a 1500 euro.Con un mutuo da 700 euro mensili bollette, auto, tasse e mense scolastiche (sì, ho due splendidi bambini), rate dell’auto, benzina, condominio, ecc. non riusciamo neanche a fare la spesa regolarmente.
Così, “incavolato” prendo i due bimbi ed esco con loro, li porto al parco poi alle giostre li faccio divertire come non facevano da qualche tempo. Verso la via del ritorno li guardavo dallo specchietto retrovisore della macchina, li sentivo chiacchierare e ridere, ed ho iniziato a piangere, sì a trentasei anni piangevo come un bambino. Quando ad un tratto mio figlio più piccolo, accortosi che piangevo, mi chiede: “cosa c’è papa?”. Gli rispondo: “Nulla sono felice perché vi vedo felici”. Sono un bugiardo, avrei dovuto rispondere che ero triste perché avevo speso gli ultimi 16 euro per le giostre, che mi scusavo con loro perché Babbo Natale non si è potuto permettere la playstation; che non sapevo come pagare due bollette, che il frigo è vuoto, che la mamma ha ragione, non le faccio mai una sorpresa.
Caro Beppe il mio è uno sfogo che avrai ricevuto migliaia di volte, ma oggi ho deciso di scriverti perché mentre ero davanti alla pressa, mi sono ricordato che circa 10 anni fa mi capitò un piccolo incidente. Una molla di un carrello porta fusti si staccò di colpo e mi colpi di striscio la fronte, mi misero 1 punto di sutura, è pochi mesi più tardi arrivò per posta un assegno di 250 mila lire. Mi è balenata l’idea per un attimo di mettere una mano sotto, la pressa, così potevo pagare le bollette arretrate. Ma ho avuto paura." Alessio

A me sinceramente è venuto da piangere...





se avessi tolto il primo rigo saresti stato un signore...
+Tiberius+
00mercoledì 13 febbraio 2008 16:25
Re: Re:
elcentauro, 13/02/2008 14.20:




se avessi tolto il primo rigo saresti stato un signore...


Non mi prendo il merito di cose non mie.. [SM=x770041] [SM=x770041] [SM=x770040]


-lolita-
00mercoledì 13 febbraio 2008 18:37
Re:
+Tiberius+, 13/02/2008 9.54:



A me sinceramente è venuto da piangere...


Io sinceramente ho proprio pianto.. [SM=g27813]


!silvieta!
00mercoledì 13 febbraio 2008 19:08
[SM=g27813] [SM=g27813] [SM=g27813]
Titty.nicuzza
00mercoledì 13 febbraio 2008 23:51
E' un triste argomento di attualità.
E pensare che 1.700 euro sono l'equivalente di 3 milioni 4oo mila lire, che ai tempi, erano una bella cifra che consentiva di comprare anche degli extra.
Lo vedo che il tenore di vita, anche quello della mia famiglia, non è più quello di una volta( pur con uno stipendio e una pensione che in passato veniva definita d'oro)
Penso quasi ogni notte sia alla carenza di posti di lavoro sia alla povertà degli stipendi che non bastano, per non parlare delle pensioni. [SM=g27831] Mi viene da piangere,mi vengono i brividi a pensare che farò una brutta fine. [SM=g27834]
Boh, studio , lavor-icchio, mando curricula a tappeto, mi passo quasi tutta l'estate a fare 5 colloqui al giorno e alla fine non si smuove nulla [SM=g27834] [SM=g27834]
salserina
00giovedì 14 febbraio 2008 12:26
Troppo triste....mi fa paura il pensiero di non riuscire a creare una famiglia tutta mia ,perchè al giorno d'oggi si può solo sopravvivere come fa qst famiglia citata nella lettera che, come molte altre nel nostrio paese, non arriva neanche a fine mese nonostante gli enormi sacrifici di entrambi i coniugi.
Penso che il dolore più grande per un padre sia guardare i propri figli negli occhi e sentirsi inutili.. [SM=g27813] [SM=g27834]
M@§§IMO
00sabato 16 febbraio 2008 13:23
C'è poco da dire, o meglio ci sarebbe molto da dire, ma non lo faccio perchè la butterei in politica e sinceramente mi siddia..
fremina
00sabato 16 febbraio 2008 13:43
Tristezza infinita proprio... [SM=g27829] E pensare che c'è gente che si trova anche in situazioni peggiori... [SM=g27813] [SM=g27813] [SM=g27813] [SM=g27813] [SM=g27813]
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