Un Cantante Scomodo Pierangelo Bertoli

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Stand by me
00lunedì 31 ottobre 2005 10:42
Il cantautore emiliano scomparso il 7 ottobre del 2002, era nato a Sassuolo il 5 novembre 1942, in provincia di Modena.
Affetto da un grave handicap che lo costrinse tutta la vita su una sedia a rotelle, aveva esordito discograficamente nel 1976 con il 33 giri "Eppure soffia". Il 1977 lo vede pubblicare "Il centro del fiume" e l'anno successivo una di canzoni in dialetto, "S'at ven in ment". Con a "muso duro", nel 1979, Bertoli realizza il suo primo manifesto poetico, ma è "Certi momenti", nel 1981, a portarlo in classifica, grazie anche al successo radiofonico di "Pescatore", un brano cantato in duetto con Fiorella Mannoia.

Nel 1986 celebrò i dieci anni di carriera con "Studio & Live", un doppio album antologico registrato per metà in studio e per metà in concerto. Nel 1987 nasce il progetto dell'album "Canzoni d'autore" un omaggio a cantautori vecchi e nuovi della scena italiana. "Tra me e me", nel 1988, e "Sedia elettrica", nel 1989, chiudono simbolicamente un periodo artistico, insieme allo spot televisivo "Lega per l'emancipazione dell'handicappato", a cui Bertoli partecipa come attore, che vince il Telegatto di Tv Sorrisi e Canzoni.

Il 1990 lo vede pubblicare l'album "Oracoli", che costituisce a suo modo un momento di partenza, e il cui singolo "Chiama piano", è cantato in duetto con Fabio Concato. Il 1991 si apre per Bertoli con una decisione coraggiosa: quella di prendere parte al Festival di Sanremo (vi è poi tornato anche nel 1992), una manifestazione per molti versi lontanissima dalla linea ideologica ed artistica che ha sempre guidato l'attività del cantautore, contrario alla progressiva esaltazione degli aspetti edonistici che la musica commerciale andava sempre più assumendo.

In quell'occasione, invece, l'obiettivo di Bertoli era ben preciso : far conoscere dal palcoscenico più popolare della canzone italiana un brano inusuale e suggestivo, "Disamparados (Spunta la luna dal monte)", presentandolo insieme al gruppo sardo dei Tazenda, in un'ottica di recupero delle tradizioni folcloristiche ed etniche in un momento in cui questo tipo di discorso artistico non era ancora diventato banalmente di moda. Quasi a sorpresa, arrivano un lusinghiero piazzamento nella classifica finale e il grande successo di classifica. "Spunta la luna dal monte" intitola poi un album che raccoglie il meglio della produzione recente del musicista di Sassuolo e che è uno degli album più venduti della musica italiana, tanto da ricevere il disco di platino.

Tra gli altri suoi successi "Sera di Gallipoli" e "Per dirti t'amo" (1976), "Maddalena" (1984) e "Una strada" (1989).

Il cantante e autore aveva contribuito, circa dodici anni fa, anche al lancio del conterraneo Luciano Ligabue.

Poco prima di morire, Pierangelo Bertoli era ricoverato nel Policlinico della sua città, dove si era sottoposto ad un periodo di cure. Sposato con la moglie Bruna, una donna straordinaria che lo ha sempre sostenuto e guidato, ha avuto tre figli, Emiliano, Petra (alla cui nascita Bertoli aveva dedicato una canzone col suo nome. ) e Alberto, anche lui cantante.

Molto legato alla sua terra (il fratello gestisce un famoso ristorante a Sestola, sull'Appennino) era spesso impegnato in iniziative di solidarietà e beneficenza (aveva cantato anche per i detenuti del carcere di Sant'Anna a Modena e nella città estense nel giugno precedente aveva partecipato al Festival della canzone dialettale esibendosi in diversi brani in modenese.). Tra i suoi amici più cari c'era padre Sebastiano Bernardini, il cappuccino vicino alla Nazionale cantanti.

Tra le sue ultime apparizioni quella in primavera per il programma di Rete 4 "La domenica del villaggio" assieme a Caterina Caselli, anche lei sassolese. Con gli altri artisti della cittadina, conosciuta come la capitale della piastrella in ceramica, aveva anche pubblicato un libro e un disco. Aveva fama di essere un uomo duro e scontroso, invece era solo un cantante sensibile che concedeva poco al vittimismo e molto al rigore delle scelte esistenziali. Combattivo e battagliero, incapace di qualunque ipocrisia, ed era per questo spesso descritto nei suoi atteggiamenti con il titolo di una delle sue canzoni più celebri, "A muso duro".

Stand by me
00lunedì 31 ottobre 2005 10:49
non voglio violare io stesso la regola di non parlare di politica.
semplicemente fra quei personaggi da non dimenticare non puo' non esserci Pierangelo Bertoli, autore di canzoni come Eppure Soffia, A muso duro, Pescatore, spunta la luna dal monte ecc.
lo ammirai per il coraggio di andare a san remo ( sfidando la puzza di una certa sinistra) per poi cantare quella "bomba" che era Italia d'oro.
Jetro mano di ferro
00lunedì 31 ottobre 2005 10:53
Re:

Scritto da: Stand by me 31/10/2005 10.49
non voglio violare io stesso la regola di non parlare di politica.
semplicemente fra quei personaggi da non dimenticare non puo' non esserci Pierangelo Bertoli, autore di canzoni come Eppure Soffia, A muso duro, Pescatore, spunta la luna dal monte ecc.
lo ammirai per il coraggio di andare a san remo ( sfidando la puzza di una certa sinistra) per poi cantare quella "bomba" che era Italia d'oro.


"Italia d'oro" la pagò cara....da allora non si vide quasi + in T.V.

galapas
00lunedì 31 ottobre 2005 11:17
sarebbe stato ingiusto dimenticarsene anche perchè aldilà delle idee politiche che possono essere condivise o meno, aveva un'umanità tale che meritava ampiamente un riconoscimento in questo forum.
[SM=x875398]
grognard
00lunedì 31 ottobre 2005 14:31
Massimo rispetto [SM=x875398]
grognard
00lunedì 31 ottobre 2005 14:34
secondo me questa, assieme a Il vecchio e il bambino sono le due canzoni che maggiormente narrano del problema ambientale.
ma non in modo politico, in modo poetico
per questo + sincero

Eppure soffia
Pierangelo Bertoli
P: A. Bertoli

(1977)

E l'acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte
un'isola intera ha trovato nel mare una tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra che è vita
invece le porta la morte perché è radioattiva

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all'istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario
e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
così copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie
eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli

Eppure il vento soffia ancora!!!

[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]
Tr@inspotting
00venerdì 11 novembre 2005 01:19
Re:

Scritto da: grognard 31/10/2005 14.34
secondo me questa, assieme a Il vecchio e il bambino sono le due canzoni che maggiormente narrano del problema ambientale.
ma non in modo politico, in modo poetico
per questo + sincero

Eppure soffia
Pierangelo Bertoli
P: A. Bertoli

(1977)

E l'acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte
un'isola intera ha trovato nel mare una tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra che è vita
invece le porta la morte perché è radioattiva

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all'istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario
e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
così copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie
eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli

Eppure il vento soffia ancora!!!

[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]


Grognard [SM=x875420] che ottimo admin saresti stato.
io ti votavo di sicuro [SM=x875370]
Tr@inspotting
00venerdì 11 novembre 2005 01:22
ah Per Pierangelo Bertoli [SM=x875398]
grognard
00mercoledì 16 novembre 2005 14:34
Re: Re:

Scritto da: Tr@inspotting 11/11/2005 1.19

Grognard [SM=x875420] che ottimo admin saresti stato.
io ti votavo di sicuro [SM=x875370]


Ti ringrazio, purtroppo LA TRIADE ha deciso diversamente....
La storia giudicherà [SM=x875432]
marcello l'hippy
00lunedì 21 novembre 2005 03:37
eppure soffia
Eppure soffia è una canzone bellissima, eppure l'ho scoperta per caso. Si guardano bene di passare per radio Bertoli, così come Guccini, De Andrè, e tutti i cantanti scomodi!

[Modificato da Stand by me 21/11/2005 7.21]

ugo.p
00lunedì 21 novembre 2005 04:22
Un cordiale [SM=x875411] a Marcello l'Hippy e complimenti per il simpaticissimo Nick
ugo.p
00lunedì 21 novembre 2005 07:25
A proposito caro marcello l'Hippy, il nostro regolamento vieta la pubblicita' ad altri siti e/o forum..
ma essendo il tuo un link di lavoro mi sono limitato a rimuoverlo.
Anzi proprio il tuo sito mi ha dato un'idea; quella di aprire una cartella di Annunci economici


Nan kuru nai za.
(Antico detto Okinawese)

[Modificato da ugo.p 21/11/2005 8.40]

marcello l'hippy
00lunedì 21 novembre 2005 17:18
ok Ugo
ok Ugo, grazie per l'annuncio inserito.

Era solo la mia firma, non la inserisco

cari@tide
00venerdì 25 luglio 2008 08:14
dedicata a Ugo.p
cari@tide
00lunedì 1 dicembre 2008 16:41
non lo sapevoooooooooo
Harpo86
00lunedì 2 febbraio 2009 21:14
Straordinario uomo meravigliose le sue canzoni intinte di rabbia e amore.
ugo.p
00domenica 11 luglio 2010 07:30
ho ritrovato questa dolcissima canzone
quanti ricordi. grazie Pierangelo

jules maigret
00lunedì 5 novembre 2012 16:17
oggi avrebbe compiuto 70 anni
[SM=x875388]
ugo.p
00martedì 6 novembre 2012 02:14
la mia preferita
Jetro mano di ferro
00martedì 1 novembre 2022 13:31
20 anni senza di lui
un ricordo da parte del figlio

(dal fatto quotidiano)

Il cantastorie della canzone d’autore in Italia Pierangelo Bertoli, oggi celebrato persino da un francobollo, non era gradito in tv. Il fatto che fosse sulla sedia a rotelle creava imbarazzo. A rivelarlo a vent’anni dalla morte è il figlio Angelo: “E’ stato ostracizzato in televisione. Dicevano che la sedia a rotelle intristiva il pubblico”. Angelo fa correre i ricordi all’indietro e rievoca quelle frasi con dolore. Intristivano il padre. “Un suo amico che lavorava in Rai una volta gli disse di non offendersi, ma in azienda non era ben visto perché con la sedia a rotelle intristiva il pubblico”. E Pierangelo? Reagiva con orgoglio. “Mio padre, che al contrario di ciò che si pensa era molto simpatico e per niente burbero – rivela ancora il figlio – gli rispose che lo trovava strano perché al concerto della sera prima nel palazzetto con quindicimila spettatori nel pubblico non ce n’era uno che piangesse”.

La diffidenza verso la disabilità, spiega il figlio in un’intervista a Repubblica, ha portato il piccolo schermo a trascurarlo: “In tv è stato trattato male, all’inizio lo mettevano a sedere su una sedia: ho rivisto su YouTube il pezzo “Tu sei lontana”, credo una ripresa Rai, in cui lo fanno cantare con un gruppo posticcio e davanti a lui hanno messo un gruppo di ragazzi che ondeggiava per un effetto vedo-non vedo sulla carrozzina: una roba atroce”. Ma lui sapeva sempre reagire: “Non si è mai pianto addosso e non ha mai parlato della sua condizione fisica nelle sue canzoni, perché lui era un artista, poi aveva la poliomielite, ma era un artista innanzitutto”.

L’artista di tante canzoni memorabili, a partire da “Pescatore”. Poi è venuto anche il tempo della riscossa e della riscoperta. Ricordiamo il Festival di Sanremo 1991: arriva sul palco Pierangelo Bertoli con i Tazenda e “Spunta la luna dal monte”. Un’immagine fortissima, quasi uno choc. Violento e opportuno. La disabilità in scena con una sedia a rotelle ma delineata tutta al contrario del facile pietismo. Anzi: l’immagine di caparbietà e di riscossa impersonata da uno dei più grandi cantautori italiani. E poi, nell’ultimo Festival di Sanremo, il tributo nella cover interpretata da Mannoia & Sangiovanni di “A muso duro”. Nelle ultime settimane ci sono state due trasmissioni dedicate a lui, si sta realizzando un docufilm, oggi 31 ottobre e domani si svolgerà il Premio a lui dedicato. Succede al Teatro Storchi di Modena: un evento a 20 anni dalla morte e a 80 anni dalla nascita.

Anche il figlio Angelo fa il cantautore. Figlio d’arte, tra vantaggi e svantaggi: “Tra i pro – racconta – c’è il fatto che ho vissuto 22 anni con uno che il mestiere lo sapeva fare molto bene e me lo ha insegnato. Poi come accade per i salumieri e gli idraulici, il figlio avrà facilità a contattare i fornitori del padre, le persone del settore, perché c’è un rispetto per mio padre”. Poi però c’è l’atro lato della medaglia: “Tutte le parti negative, i confronti, il fatto che i discografici non credono in te, non ci sono figli d’arte che abbiano fatto davvero successo, e anche la gente prima dei concerti è diffidente nei tuoi confronti. C’è diffidenza, è una realtà”.
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