Elyy dice
Si può essere sinceri pur usando diplomazia?
Il motivo per cui vogliamo dire qualcosa a qualcuno è quello di aiutarlo, facendogli notare una sua mancanza, un suo errore oppure una certa condotta, fermo restando che dare un consiglio è già difficile quando è richiesto immaginiamo quando non è richiesto.
Quello che dobbiamo evitare, raggiare, scavalcare, sono le “cattive qualità” che ogn’uno di noi ha insito nella propria personalità, ossia, egoismo, superbia, gelosia, presunzione e così via, quindi per dire una “verità” risulta necessario non scontrarsi con queste qualità, che diversamente vanificheranno il desiderio di aiutare il nostro” amico”.
Una caratteristica necessaria per chi vuole argomentare qualcosa è la “ Diplomazia”, essa non è atta a dire ciò che non si pensa, poiché in tal caso sarà solo che ipocrisia, e certamente non si sarà nella posizione di aiutare nessuno, ma a dire ciò che si pensa senza toccare quelle cattive qualità menzionate prima, ecco allora che si ricercano parole appropriate, condite con il sale, cercando di arrivare al cuore, affinché le buone qualità possono far recepire la sostanza dell’argomentazione, e fare questo non sempre è facile.
C’è una narrazione nell’Antico Testamento in 2° Samuele 12 da 1 a 10 che narra del grave peccato commesso da Davide, prendendo la moglie di Uria e facendolo uccidere in battaglia, il profeta Natan volle riprendere Davide ma sapeva anche che egli era il re e che poteva ucciderlo per quello che avrebbe detto, ed ecco allora che Natan gli disse quello che pensava(da parte di Dio) ma lo fece usando Diplomazia, evitò di toccare quelle cattive qualità, cercando di toccare il cuore, i sentimenti di giustizia, di correttezza, così aiutò il re a capire la gravità del suo errore e chiedere perdono a Dio.
La sincerità è il motore che alimenta chi deve consigliare, ma la Diplomazia è la strada che ci porta al suo cuore.
Franco