Re:
M@§§IMO, 07/10/2007 22.14:
Parafrasando Zorro, viene da chiedersi cosa si intende per "tascio"?
In primis, l'essere tascio ha a che fare con il modo d'essere, quindi volgarità, mancanza di civiltà, propensione allo schiamazzo e al disturbo della quiete altrui, magari con cagari con macchine composte più da casse e subvoofer (ma si scrive così? boh!)che sparano musica a tutto volume, ed altri comportamenti poco signorili.. poi viene il vestiario, ed è qui che secondo me partone gli indizi per cui l'ambiente salsero sarebbe tascio..
Sicuramente all'interno del nostro ambiente c'è una certa propensione a vestire in modo eccentrico e poco usuale, ma penso che nessuno di quelli che lo fa abitualmente frequenta altri posti esibendo pantaloni con frangette o lacci che escono da tutte le parti, smanicate eccessive o altro... questo per dire che ci sono modi di vestire che sono appropriati solo per alcuni luoghi.. definireste tascio uno che allo stadio delle palme corre con i pantaloncini e la magliettina di una squadra di calcio? e avreste lo stesso giudizio se lo vedreste in discoteca vestito allo stesso modo? insomma qualche tascio nell'ambiente ci sarà, ma i più sono persone che vestono in inusuale per altri ambienti, vuoi per eccentricità, vuoi per comodità.. penso che soprattutto a Palermo, ci sia una percentuale molto maggiore di tasci all'esterno del mondo caraibico, rispetto ai tasci che lo popolano..
Quanto al fatto che sarebbe un ambiente di Puttane, puttanieri e nullafacenti, beh, di puttane e puttanieri è sicuramente pieno, ma non vedo nessuna diversità rispetto agli altri ambienti, soltanto che essendo un circolo chiuso si vengono a sapere le cose...
Accusare poi chi frequenta le serate di essere un nullafacente perchè se no non sarebbe in grado di produrre, bhè, ci si dimentica di una cosa, non tutti siamo uguali, io frequento almeno due serate a settimana, spesso infrasettimanali, e nonostante ciò lavoro 8 ore e mezza al giorno, c'è chi riesce a tenere certi ritmi e chi no..
Giusto per puntualizzare...
Proprio per evitare fraintendimenti avevo scritto un bel
PREVALENTEMENTE in grassetto, ma vedo che la tentazione di dirmi di non generalizzare e di non fare di tutta l'erba un fascio non si ferma davanti a nulla.
Questa raccomandazione, inoltre, è fuori luogo ,perchè il topic ha per oggetto l'impressione ad impatto "sull 'ambiente", concetto che di per sè è generico e che richiede per forza una generalizzazione
E' ovvio che, andando ad analizzare una ad una le singole persone che lo compongono, saltano fuori realtà diverse.
Quanto a puttane e puttanieri,come scrivi tu,è vero che tutti gli ambienti ne sono pieni,ma quello cui mi riferivo è
"l' intenzione" che anima alcuni abituali frequentatori di serate caraibiche , che vi si recano non tanto per esercitare la propria passione per il ballo, ma, per attingere ad un "bacino"di persone da rimorchiare e portare a letto... con la scusa dell'inevitabile contatto fisico, oppure come luogo in cui fare mostra di sè, partendo dalla convinzione
-e talvolta c'è solo quella-
, di essere strafighi/e.
Tu hai parlato di competizione, io parlo di esibizionismo in senso omnicomprensivo.
Entrambi allontanano dal vero spirito che dovrebbe portare ad andare ad una serata
Andando al discrimine tra tascio ed eccentrico, è soggettivo solo fino ad un certo punto, e non riguarda solo l'abbigliamento, ma tanti altri elementi( giustamente evidenziati da Andrea...Tono di voce,accento,modi di fare, lessico
...anche la presenza di piccole lucine blu sul cruscotto o di casse a tutto volume
)
Fra l'altro, se una persona ha buongusto,lo mantiene anche nell'eccentricità, o quando deve vestirsi in modo comodo.
Per quanto riguarda i nullafacenti,ditemi quello che volete , ma in generale, io non credo proprio che una persona che è obbligata giornalmente a "produrre" sul lavoro(lavoro, non lavoretti), possa permettersi di rincasare 5 volte a settimana alle 4/5 del mattino, se l'indomani deve per forza alzarsi presto (gli studenti universitari non sono sempre obbligati in questo senso, nè a studiare ogni giorno).
La "resistenza fisica",oltre ad essere soggettiva, è anche oggettivamente condizionata dal tipo di lavoro, dall'ora in cui si deve andare a lavorare e da quelle complessive lavorate,dalle responsabilità e soprattutto dalle mansioni che si svolgono , cioè da cosa si produce...immagino, per esempio, che "produrre" uno shampoo o un'unghia smaltata sia meno impegnativo di produrre... qualcosa di diverso
Credo che ci sia una differenza, sempre nell'ambito del lavoro, fra l'essere occupati o indaffarati, e l'essere professionalmente impegnati.
Massimo non so cosa tu faccia, ma rimango della convinzione che la presenza di uomini bionici alle serate sia comunque un'evenienza poco comune