Enzo Conte : "C'era una volta la salsa"

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DjSabor
00lunedì 25 settembre 2006 18:39
Dalla newsletter di Enzo Conte :

"C'era una volta la salsa... una musica passionale, calda, sensuale, coinvolgente.
Ogni serata era una festa, un modo per condividere con tanti amici vecchi e nuovi (molti dei quali originari dei paesi latino americani) una comune passione.
Il ballo non era una eterna competizione, ma solo un momento di aggregazione attraverso il quale celebrare le gioie della vita..."


Quello che mi colpisce, ogni volta che vado nei paesi d'origine è il fatto che il loro modo di vivere la salsa è rimasto immutato nel tempo. Il ballo nel frattempo si è evoluto ma i ballerini locali continuano a ballare nella maniera semplice e rilassata di una volta. La musica è cambiata, ma i salseri locali continuano ad ascoltare la vecchia musica del passato.
In Italia, al contrario, nel giro di dieci anni sono cambiate una infinità di cose. La salsa da movimento di nicchia è diventato un fenomeno di massa che ha cambiato completamente il nostro approccio con la salsa.
Questo cambiamento è dimostrato anche dalla scomparsa di alcuni locali storici come ad esempio il Sabor Tropical e l'America Latina di Milano e il Charango e l'Alpheus di Roma.
Con alcuni amici della vecchia guardia, una sera, seduti intorno ad un tavolino, abbiamo cominciato a chiederci i motivi di questa trasformazione. Alla fine abbiamo convenuto che proprio l'avvento della mega-discoteche ha profondamente cambiato usi e costumi del popolo salsero.
Il club salsero ha lasciato, in po' alla volta, il posto alla discoteca di salsa ed è normale che in quel passaggio sia avvenuta una trasformazione epocale.
Nei paesi dei Caraibi o dell'America Latina, si continua a ballare in piccoli club, dove la protagonista assoluta è la musica dal vivo. Il ballo è solo una piacevole appendice, non la cosa più importante.
Le nostre discoteche sono invece diventate delle vere e proprie palestre dell'ardimento dove i ballerini si sfidano sempre di più a colpi di pirouettes e acrobazie varie, nel tentativo di dimostrare il proprio valore.

Dobbiamo prenderne atto, senza colpevolizzare nessuno, ma senza arrenderci supinamente a questo cambio di tendenza.
Semmai sarebbe più giusto fare un mea culpa generale da parte di noi insegnanti. Nel tentativo di trasmettere agli altri la nostra passione abbiamo talvolta peccato di un eccesso di zelo, fino a creare in alcuni casi dei competitori più che dei veri salseri.
Ma forse non è ancora troppo tardi!!!...

D'altra parte che senso ha rimpiangere i bei tempi andati? Tanto vale inventarsi qualcosa di nuovo che però abbia un sapore antico.
Molte iniziative stanno di fatto nascendo in tutta Italia. Da più parti si sente la necessità di ritornare al passato, a delle atmosfere più genuine, meno esasperate in cui la musica salsa ritorni ad essere l'ideale colonna sonora delle nostre serate.

Negli ultimi anni credo che, nella nostra smania di novità, siamo andati un po' troppo oltre.... Siamo arrivati al paradosso che tra Salsoton, Techno salsa (detta anche in maniera dispregiativa salsa untz untz), Salsa italiana, Timba cubana e Bachata, tu vai in un locale e corri il rischio di non sentire neanche un brano di "Salsa Tradizionale".
E' normale, comprensibile che le nuove generazioni siano attratte dalle nuove sonorità ma credo che sia anche doveroso da parte di noi esponenti della vecchia guardia salvaguardare non solo la tradizione musicale ma anche lo spirito delle origini.

Non dobbiamo infatti sottovalutare il ruolo educativo, di divulgatori culturali che hanno sia i dee jay che gli insegnanti.
Un dee jay, un insegnante, hanno di fatto un grandissimo potere. Sono loro che danno l'imprinting, sono loro che formano il gusto delle nuove generazione di salseri.
Certo se tu ad un neofita gli fai sentire solo salsoton, lui crescerà convinto che quella sia la vera salsa.
Ma a questo punto mi chiedo: non è più proficuo far sentire un classico di Andy Montañez come "El swing", piuttosto che le sue ultime discutibili produzioni dedicate al salsoton?


Chiaramente non mi aspetto che tutti debbano concordare su questa linea.
Ci mancherebbe!!!
Il conflitto tra modernismo e tradizione è vecchio come il mondo e certamente la nostra età anagrafica o di militanza salsera può assolutamente incidere sulle nostre convinzioni
Allo stesso modo mi rendo conto che una cosa è far ballare 100 persone, altra è far ballare un pubblico di migliaia di persone con gusti alle volte completamente all'opposto (su questo tema vi segnalo un mio articolo pubblicato in esclusiva per il sito www.salsasocialclub.com che analizza il rapporto tra stile di ballo e gusti musicali).

In definitiva: è giusto e auspicabile insegnare ad apprezzare sia El Gran Combo de Puerto Rico che Los Van Van...ma se oggi la salsa moderna sta prendendo una piega che non ci piace non vedo perché dovremmo seguirla a tutti i costi quando il passato ci offre dei tesori inestimabili che la maggior parte dei salseri (alcuni dee jay e insegnanti compresi) nemmeno conoscono...

Qual'è la tua opinione in proposito?

un abbraccio
Enzo Conte
www.enzoconte.it
.silvieta.
00lunedì 2 ottobre 2006 16:51
Re:

Scritto da: DjSabor 25/09/2006 18.39
Dalla newsletter di Enzo Conte :

"C'era una volta la salsa... una musica passionale, calda, sensuale, coinvolgente.
Ogni serata era una festa, un modo per condividere con tanti amici vecchi e nuovi (molti dei quali originari dei paesi latino americani) una comune passione.
Il ballo non era una eterna competizione, ma solo un momento di aggregazione attraverso il quale celebrare le gioie della vita..."


già bei tempi [SM=g27820]:
.silvieta.
00lunedì 2 ottobre 2006 16:57
Re:

Scritto da: DjSabor 25/09/2006 18.39
Dalla newsletter di Enzo Conte :



Con alcuni amici abbiamo convenuto che proprio ]l'avvento della mega-discoteche ha profondamente cambiato usi e costumi del popolo salsero

Nei paesi dei Caraibi o dell'America Latina, si continua a ballare in piccoli club, dove la protagonista assoluta è la musica dal vivo. [SM=g27834] [SM=g27834] Il ballo è solo una piacevole appendice, non la cosa più importante.
Le nostre discoteche sono invece diventate delle vere e proprie palestre dell'ardimento dove i ballerini si sfidano sempre di più a colpi di pirouettes e acrobazie varie, nel tentativo di dimostrare il proprio valore.
Ma forse non è ancora troppo tardi!!!...
[SM=g27820]: [SM=g27820]: [SM=g27820]:
D'altra parte che senso ha rimpiangere i bei tempi andati? Tanto vale inventarsi qualcosa di nuovo che però abbia un sapore antico. [SM=g27811]


beh..che dire....parole sante.........non colpevolizzare gli insegnanti, ma provare a far crescere la voglia di fare qualcosa per riportare in qualche modo la salsa alla sua realtà.... [SM=g27820]:
Evitando cosi di doversi ritrovare a delle gare... [SM=g27825] tra club salseri tutte le volte che si va a una serata..
Inoltre credo sia una grossa pecca l'assenza della musica dal vivo..... [SM=g27834] mi sono resaa conto in questi anni....che moltissimi salseri...non "apprezzano"la musica dal vivo....forse perchè non permette di far fare 3-4-5 giri alla donna.... [SM=g27815]
babedj
00giovedì 12 ottobre 2006 21:11
Hai ragione Silvi, quella sera al Caruso c'era musica dal vivo di reaggeton, davvero molto bella, ora capisco [SM=g27818] [SM=g27828] [SM=g27827]: ...
Poi Enzo dice proprio la verita'...è una gran bella persona... [SM=g27836]
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