Yemen: sposa di 8 anni si ribella e chiede il divorzio

Divorzio difficile: la legge fissa a 15 anni l'eta' per sposarsi ma non punisce chi la viola

Sana’a, 14 apr.- Lei ha 8 anni, lui 30. Sono sposati da soli due mesi, ma lei non ce la fa più e ha chiesto il divorzio. La storia di questa bambina-moglie coraggiosa arriva dallo Yemen e la riferisce il “Corriere della Sera”.

Nojoud Muhammed Nasser, questo il nome della piccola, il 2 aprile scorso si è presentata in un tribunale di Sana’a, la capitale dello Yemen, per chiedere il divorzio dal marito. Nojoud ha anche sporto denuncia contro il padre, che l’ha data in sposa ad un uomo di 30 anni, e contro il marito, che l’ha picchiata e costretta ad avere rapporti sessuali.

«Ogni volta che volevo giocare in cortile, mi picchiava e mi faceva andare con lui in camera da letto. -ha raccontato Nojoud- Era molto duro con me e quando lo imploravo di avere pietà, mi picchiava, mi schiaffeggiava e poi mi usava. Voglio avere una vita rispettabile e divorziare». «Mio padre mi ha picchiato e mi ha detto che dovevo sposare quest’uomo. -ha spiegato la piccola yemenita raccontando la sua storia al giornalista Hamed Thabet dello Yemen Times- Lui mi ha fatto brutte cose, io non avevo idea di cosa fosse il matrimonio. Correvo da una stanza all’altra per sfuggirgli, ma alla finemi prendeva, mi picchiava e poi continuava a fare ciò che voleva. Ho pianto così tanto, ma nessuno mi ascoltava. Ho supplicato mia madre, mio padre, mia zia di aiutarmi a divorziare. Mi hanno risposto: “Non possiamo fare niente. Se vuoi, vai in tribunale da sola”. Ed è quello che ho fatto».

Ma la legge non è dalla sua parte . L’ordinamento yemenita fissa a 15 anni l’età minima per contrarre matrimonio ma, come spiega l’avvocato della Corte suprema Shatha Muhammed Nasser che ha assunto la difesa della bimba e le ha trovato un posto in un orfanotrofio, non punisce chi la viola. Per ora il padre e il marito di Nojoud sono in carcere: pur essendo la bimba troppo giovane per testimoniare, il giudice Muhammad al-Qadhi li ha fatti arrestare.

Ma divorziare per Nojoud non sarà affatto facile. «Sì, sono stato in intimità con lei -ha ammesso lo sposo che di divorzio non vuol sentir parlare- ma non ho fatto nulla di male. È mia moglie e ne ho il diritto. Nessuno può fermarmi».

«Specialmente nelle zone rurali –spiega Amal Basha, direttrice di un gruppo per i diritti delle donne, Sisters Arab Forum for Human Rights al giornalista dello Yemen Times- i genitori danno le figlie in spose all’età di 7, 8 o 9. Pongono la condizione che il marito non abbia contatto sessuale con la moglie finché non è matura. Ma vive con lui e non c’è alcun controllo: è alla mercé del marito e del suo desiderio». Divorziare per Nojoud non sarà facile, aggiunge. «La bambina deve anche restituire tutto il denaro che il marito ha dato alla famiglia in dote oltre ad aver bisogno di una buona ragione per divorziare agli occhi del giudice».

Che ne pensate..??

Ho appena sentito questa notizia al tg...è terribile... Senza parole...