addio Prodi...

M@§§IMO, 25/01/2008 14.03:

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Vorrei un governo istituzionale che si occupi della riforma elettorale.

L'attuale legge elettorale è una porcata, non si possono sceglere i parlamentari da eleggere, garantisce ai piccoli partitelli da 1 o 2% di andare in parlamento e rompere gli zebedei e tenere per le palle i governi (mastella docet), aumenta la frammentazione e tiene in piedi la possibilità di avere maggioranze diverse tra camera dei deputati e senato della repubblica, insomma, è stato l'ultimo regalino lasciatoci dall'ultimo governo berlusconi, che ringranzio con sincero disgusto.

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anch'io sono x un governo istituzionale x fare una nuova legge elettorale,ma voglio sottolineare che,analizzando in maniera oggettiva quella attuale,non è un granche,ma devo dissentire da marx sul discorso della maggioranza labile.
questi casi di maggioranza precaria(come x il governo Prodi) si verificano in casi in cui non è una coalizione a vincere,ma bensi l'altra a perdere.mi spiego( x chi magari ha bisogno di un traduttore x capirmi ):
se una coalizione vince x una manciata di voti,è normale che in senato la maggioranza sarà precaria,ma se il distacco è netto,il vincitore si assicura un' ottima maggioranza alla camera,e una buona maggioranza in senato(quantomeno non saranno 3 senatori a decidere le sorti del Governo...).questo discorso si ricollega anche al discorso toscaneggiante di Marx suglu zebedei...se siamo in presenza di una coalizione che si afferma con una buona percentuale rispetto alla concorrente,è impossibile che un partitello di "4 voti" potra "tenere x le palle" il governo,ma bensi avremo una forte stabilità di governo...
in ogni caso credo che "una legge elettorale migliore è possibile" (sembra il motto di rifondazione comunista ahahah) e che sia giusto eliminare quanto piu possibile ogni tipo di frammentazione politica,cercando di mettere un primo mattone x la ricrescita del nostro vecchio stivale,volgendo verso un proporzionale di tipo tedesco che possa portarci quanto piu possibile all'affermazione di due grossi partiti.