-lolita-, 20/01/2008 13.05:
Da quello che hai scritto deduco che non ti è chiaro cosa sia il favoreggiamento. Leggiti il 378 c.p. e ti renderai conto che il fatto che le persone da lui favorite siano state condannate venerdì non ha nessuna importanza. Il favoreggiamento consiste nell'aiutare taluno ad eludere le investigazioni, ergo siamo in fase di indagini, non di condanna già avvenuta. Il favoreggiamento consiste nell'aiutare un indagato non un condannato. Quindi il fatto che quelle persone siano state poi condannate non importa, ANZI! Rende la sua condotta ancora più grave, perchè le persone da lui aiutate non erano indagate senza fondamento, erano realmente colpevoli, quindi avrebbe sviato l'accertamento di gravissimi reati di mafia. Lodevole! Una persona tutti di un pezzo... un pezzo di ....
Penso che Giovanni volesse sottolineare che , malgrado la sentenza di condanna per favoreggiamento senza aggravante della mafia, si continua a insistere sulla collusione mafiosa di Cuffaro in un modo o in un altro...
Ma questa( la collusione che avrebbe aggravato il favoreggiamento) avrebbe dovuto presupporre la notorietà della qualità di mafioso nei soggetti che ha favorito,qualità che in realtà manca, visto che la condanna è contestuale a quella di Cuffaro e non anteriore( inoltre parliamo di sentenza di 1 grado, non passata in giudicato...il che, stando alla legge, non autorizza ancora a definire mafioso qualcuno, nemmeno lo stesso Aiello).
p.s:
Per quanto riguarda la credibilità di Grasso, personalmente ,ogni parola che esce dalla sua bocca per me è assolutamente priva di valore ...visto che il caro procuratore è riuscito a mantenere miracolosamente (????!
) incolume alle note vicende giudiziarie la sua villa, sita sulle pendici della collina di Pizzo Sella.
Un pò strana questa "immunità", visto che sul verde agricolo ricadono pure le ville immediatamente adiacenti alla sua(cioè quella immediatamente prima e immediatamente dopo)
[Modificato da Titty.nicuzza 25/01/2008 00:11]
odi et amo,
quare id faciam fortasse requiris
nescio , sed fieri sentio
et excrucior