Piero Grasso: «Resta l'aggravante di aver favorito la mafia»
«Nella sentenza l’unica cosa esclusa è stata l’aggravante di avere agevolato tutta Cosa Nostra. Rimane però il fatto, tecnicamente, con la contestazione del secondo comma dell’articolo 378 l’aggravante di avere favorito singoli personaggi associati alla mafia». Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso, commentando la condanna a 5 anni del presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, nel processo per le talpe alla Dda (Direzione distrettuale antimafia). Per Grasso «sono acclarate le responsabilità in ordine all’avere diffuso notizie su indagini in corso a tutta una serie di soggetti e quindi di avere favorito non solo Guttadauro ma anche Aiello condannato per associazione mafiosa a 14 anni».
Secondo Grasso dal comportamento di Cuffaro sarebbero stati favoriti anche «altri soggetti che non fanno parte di questo processo come Aragona, Miceli o Vincenzo Greco, condannati per associazione mafiosa. Il problema è - conclude il procuratore - che non è stato riconosciuto che Cuffaro abbia condiviso i fini di Cosa nostra o come tali il comportamento dei singoli come riferenti a Cosa nostra».
__________________________________________________________________________________________________
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontrerai qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi, vivi come ti dice il cuore... fai tutto ciò che senti di buono.Una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama...e vivi intensamente ogni momento della tua vita... prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.