OGNI MALEDETTA DOMENICA

M@§§IMO, 14/11/2007 14.09:

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Che il calcio professionistico in italia non sia più uno sport penso sia assodato, ci sono troppi interessi economici che lo hanno reso ormai un business, che non trovando poi veri valori sportivi ha potuto attecchire grazie ad uno stato in cui le regole non esistono o non vengono applicate e dove i potenti fanno quello che vogliono. Qui passa il concetto che è normale che si cerchi di arrivare alla vittoria con qualcunque mezzo, ed i recenti scandali che sono stati insabbiati o non puniti adeguatamente ne sono la conferma.
In italia in primis manca il senso della giustizia in generale, e manca ancora di più la cultura sportiva.
Parlando poi della violenza che ormai attenaglia il mondo del calcio, penso che anche qui la colpa non sia del mondo del calcio nello specifico, ma della situazione giudiziaria in cui versa l'italia, con leggi che non permettono di punire veramente chi si macchia di crimini, grazie anche alla connivenza di una politica che spesso trova proprio nei "tifosi" facinorosi bacini di voti da difendere, infatti quando si prova a fare qualche decreto a tolleranza zero, escono sempre parlamentari di ambo gli schieramenti che lo annaquano rendendolo inefficace.
Le curve italiane sono molto politicizzate, chiunque frequenti gli stadi sa che la tifoseria del Palermo è di estrema destra, così come quelle di Lazio, Verona, Inter ecc.. che quella del Livorno e dell'Empoli sono di estrema sinistra ecc.. e quindi figuriamoci se chi è in parlamento anche grazie a certi pessimi elementi potrebbe avere qualche intenzione ad inemicarseli..
POi parliamoci chiaro, per certi teppisti il tifo è solo un appiglio per commettere violenza, per sfogare frustazioni credendo di obbedire ad una visione distorta di valori che non sono tali, così come il fanatico religioso crede di obbedire a dio facendo del male a chi non la pensa come lui..

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