Per il resto, quoto Fede, anche se apprezzo tantissimo ciò che ha scritto Andrea, che conferma sempre di essere molto sensibile
A volte,quando capiamo che lui è negato abbiamo bisogno di fare in modo che il supplizio finisca presto,e acceleriamo i tempi con finti gemiti o illudendo il partner di essere un toro da monta.
Lo facciamo per non mortificarlo.
Altre volte manchiamo di concentrazione(certe volte penso che io lo faccio col cervello più che col corpo...ed è una fatica
), e non sarebbe carino dire al partner che, mentre lui si dà inutilmente da fare, noi pensiamo alla lista della spesa o all'esame che dobbiamo sostenere.
Altre volte, il piacere è interrotto da un movimento sbagliato che provoca dolore e allora, per me, bisogna ricominciare daccapo...e magari non c'è il tempo.
Poi, per quanto mi riguarda,c'è la fobia della gravidanza a sconzare la festa
Insomma, pare facile...
odi et amo,
quare id faciam fortasse requiris
nescio , sed fieri sentio
et excrucior