E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi
che non sono più quei fantastici giorni all'asilo,
di giochi,di amici,e se ti guardi attorno non scorgi
le cose consuete,ma un vago e indistinto profilo.
E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi
che non sei più la stessa che andava al mattino alla scuola,
che il mondo là fuori ti aspetta e tu quasi ti arrendi
capendo che a battito a battito è l'età che si invola.
E tuo padre ti sembra più vecchio
e ogni giorno si fa più lontano,
non racconta più favole e ormai non ti prende per mano.
Sembra che non capisca i tuoi sogni
sempre tesi tra realtà e sperare
e sospesi tra voglie alternate di andare e restare.
E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa
in cui lento il tempo sciupavi quando eri bambina,
in cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa
di cose incredibili e di caffellatte in cucina
e la stanza coi poster sul muro ed i dischi graffiati
persi in mezzo ai tuoi libri,a regali che neanche ricordi
sembra quasi il racconto di tanti momenti passati
come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi.
E tuo padre ti sembra annoiato
e ogni giorno si fa più distratto,
non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto.
E tua madre lontana presente
sui tuoi sogni ha da fare e da dire
ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire.
Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
capirai che altra gente si è fatta le stesse domande,
che non c'è solo il dolce ad attenderti,ma molto d'amaro
e non è senza un prezzo salato diventare grande.
I tuoi dischi,i tuoi poster saranno per sempre scordati,
lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici
come oggetti di bimba,lontani ed impolverati,
troverai nuove strade,altri scopi ed avrai nuovi amici.
Sentirai che tuo padre ti è uguale
lo vedrai un pò folle e un pò saggio,
nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio;
la paura e il coraggio di vivere
come un peso che ognuno ha portato,
la paura e il coraggio di dire:"io ho sempre tentato".
F.
"Audentes fortuna iuvat"