La maggior parte degli uomini rimprovera alla natura di esser stata avara a dare una vita cosi breve e cosi veloce che, tranne per poche eccezioni,ci abbandona proprio mentre ci acccingiamo a sperimentarla. Questo fatto,considerato una digrazia, provoca il risentimento nn solo del "volgo"ma anche dei cosiddetti colti. ma il tempo che ci è stato concesso non è poco,di per sè,siamo noi che ne perdiamo troppo....
La vita è abbastanza lunga, più che sufficentemente per realizzare le più grandi e difficili imprese, purchè si sappia spenderla dall'inizio alla fine. ma quando la passiamo tra gli agi e l'indolenza o nn la utilizziamo per niente di buono, giunti alla resa dei conti,mentre prima nn la sentivamo scorrere, adesso ci sembra sia scivolata via.
E' proprio cosi: la nostra vita nn è breve, siamo noi a renderla tale; non è che ei sia tirchia, siamo noi che la dissipiamo. Come immense ricchezze e ori, se capitano in mano al padrone sbagliato, spariscono in un battibaleno,mentre capitali anche modesti in mano a un buon amministratore, aumentano, per gli utiliche se ne sanno trarre....cosi la vita può risultare lunga e felice a chi sa farla fruttare
Lo Zahir è qualcosa che,una volta che lo si è toccato o visto, non si dimentica più e occuperà ogni nostro pensiero fino alla follia.Il mio Zahir ha un nome.....